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"Il Presidente del Consiglio mente vergognosamente. Intervistato su Sky Tg 24 ha dichiarato "L'Italia non fa affari con finanziatori del terrorismo".
<font size="3">È questo il tweet di Beppe Grillo che accende le polemiche che riguardano il carico di bombe fatto partire dall'aeroporto di Cagliari e destinato all'Arabia Saudita. </font>
"I fatti lo smentiscono - si legge nell'articolo pubblicato nel blog di Grillo a firma del Movimento 5Stelle -. Secondo dati del Dipartimento USA ammontano a 40 milioni di dollari in 2 anni i finanziamenti all' Isis da Arabia Saudita, Kuwait, e Qatar. Tutti Paesi con i quali l'Italia fa affari, tramite anche partecipate pubbliche come Finmeccanica. L'8 e 9 novembre il premier italiano era in Arabia Saudita. Come denunciato da Amnesty International, l'Italia continua ad esportare bombe in quel Paese. Non solo".
"Il tutto in barba alla legge 185 del 1990 che vieta l'autorizzazione all'esportazione di armi verso Paesi in guerra".
"Non è finita. L' 11 settembre il governo italiano ha firmato un memorandum d'intesa con il primo ministro kuwaitiano per spianare la strada ad un acquisto per 8 miliardi di euro di 28 caccia Eurofighter, costruiti da un consorzio europeo in cui Finmeccanica partecipa con una quota di quasi il 50%. Proprio quel giorno casualmente Finmeccanica ha registrato un +5,4% in Borsa".
"A questa operazione i vari governi italiani lavorano dal 2012 ed il ministro Pinotti si è recato più volte in Kuwait. Di 375 milioni di euro è invece il volume delle esportazioni in armi verso l'Arabia Saudita (2005-2012). 146 milioni di euro è il volume d'affari delle armi italiane vendute in Qatar tra il 2012 ed il 2014".
"Tre paesi che finanziano Isis, tre Paesi con i quali l'Italia fa affari. Intanto la proposta del MoVimento 5 Stelle di istituire una Commissione d'inchiesta sulle attività illecite connesse al commercio di armamenti, è insabbiata al Senato dallo scorso gennaio."