"Se l'uomo avesse rispettato il Creato non saremmo mai arrivati a questo giorno, oggi piangiamo vittime innocenti". Così Sebastiano Sanguinetti, Vescovo di Tempio-Ampurias, al Geopalace di Olbia durante l'omelia per i funerali delle sei vittime del capoluogo gallurese. 

Una cerimonia gonfia di lacrime, la città intera si è riversata al Geovillage per l'ultimo saluto a Bruno Fiore, Sebastiana Brundu, Maria Loriga, Anna Ragnedda, Patrizia Corona e la piccola Morgana, Francesco Mazzoccu e il piccolo Enrico. 

Il Santo Padre Francesco si è detto vicino alla comunità olbiese e sarda. Accanto a Mons. Sanguinetti era presente il sostituto della Segreteria Vaticana, il sardo Angelo Becciu

Davanti all'altare, tra le sei bare, due di legno bianco che sono un colpo al cuore, emblema dell'immane tragedia vissuta dal popolo sardo. Dagli altoparlanti il Vangelo di Luca racconta la resurrezione di Cristo dopo quel grido di domanda "Dio mio, Dio mio perchè mi hai abbandonato?". Un messaggio di speranza rivolto a tutta la Sardegna che adesso lavora per riportare alla luce la sua antica bellezza.