Sos danni ambientali nella spiaggia di Giorgino alle porte di Cagliari dove da più di una settimana continua ad ardere il fuoco sotto la sabbia. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti e i potenziali pericoli per i più, immaginabili. Infatti, a bruciare costantemente giorno e notte, è la cosiddetta “paglia marina” o “palle marine”, nome scientifico: egagropili, comunemente noti anche come polpette o patate di mare, frutto dello sfilacciamento dei residui fogliari fibrosi che circondano il rizoma della pianta, e della loro aggregazione ad opera della risacca marina. Sono una manna dal cielo per l’ambiente eppure a Cagliari, bruciano, e non di certo per cause naturali, dicono gli esperti.

LA DENUNCIA. A preannunciare la necessità di provvedimenti urgenti per pulire dal fuoco e dai suoi residui, pur sempre a tutela della salute pubblica e dell’ambiente, è Marcello Polastri,  Presidente della Commissione politiche per la sicurezza al Comune di Cagliari.

ARIA NAUSEABONDA. “L’aria, a Giorgino, si fa sempre più irrespirabile. Il lungomare dovrebbe essere un luogo tra i più ossigenati del capoluogo sardo, ma i continui fuochi finiranno (complice l’azione naturale del vento), a riempire il mare di un inquinamento che sarà esemplare se non si interverrà.
PREOCCUPAZIONE. “C’è da chiederci  - aggiunge Polastri - come mai nessuno intervenga per spegnere questo scempio?”.
IL FUOCO ha aggredito e reso color grigio-cenere, anche numerose palme filifere che rasentano la strada. “A nessuno interessa la loro sorte?
È mai possibile che non esista un responsabile che possano intervenire per salvarle, e per valorizzare questa zona? Di mio, già oggi, ho inviato le necessarie segnalazioni a chi di dovere”.

LA PREOCCUPAZIONE. In mezzo alla sabbia “si notano anche plastiche e rifiuti d’ogni genere che brucia con le egagropili. A pensare - precisa Polastri - che da un lato, in condizioni normali non si possono toccare ma qui le lascialo bruciare? Dov’è finita la sensibilità ambientale?”.

DOMANDE che sono state rese pubbliche da Marcelo Polastri in un video-reportage che su Facebook è diventato virale. 

IL VIDEO è stato realizzato proprio a Giorgino e si avvale delle testimonianze dirette di persone che illustrano, esterrefatte, i danni provocati alla salute dei frequentatori della spiaggia.

USTIONI. Sono quel che ha ripiegato un ragazzo che si è ustionato i piedi, camminando incautamente accanto al bagnasciuga ma, per sua sfortuna, mettendo i piedi sulla “paglia marina” che a sua volta è sprofondata sui sottostanti tizzoni ardenti.

ABUSIVI. Come se non bastasse la zona è meta di scaricatori abusivi di rifiuti, in alcune porzioni di sabbia si notano ruderi e calcinacci mai ritirati, ed ora il fuoco, che arde, l’odore acre, l’inquinamento.

Ecco il video