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Prosegue, in linea di continuità con quanto fatto registrare fino ad ora, l’attività della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cagliari mirata alla verifica, in capo ai soggetti beneficiari, delle condizioni legittimanti la fruizione del reddito di cittadinanza.
Tale misura di welfare, come noto, spetta in presenza di concomitanti circostanze, autocertificate dal richiedente e volte a dimostrare non solo la propria condizione di difficoltà, ma anche quella dei componenti il nucleo familiare.
In questo contesto si inserisce il controllo operato dalle Fiamme Gialle, chiamate a verificare che le risorse messe a disposizione dallo Stato vadano a beneficio di chi ne ha realmente bisogno.
La base di partenza per i controlli in materia di reddito di cittadinanza è stato lo sviluppo delle diverse informazioni acquisite quotidianamente a seguito sia dell’attività di controllo del territorio che delle risultanze delle diverse attività di servizio.
La metodologia operativa adottata nei controlli effettuati nel campo dell’erogazione di questa pubblica provvidenza si sostanzia nel confronto e nell’analisi delle informazioni contenute nelle autodichiarazioni prodotte dai richiedenti
Nell’ambito di tale azione, le Fiamme Gialle della Tenenza di Iglesias hanno individuato un soggetto residente a S. Antioco che ha indebitamente usufruito del reddito di cittadinanza.
L’attività ispettiva ha permesso di accertare che il percettore della provvidenza in questione è risultato aver presentato una dichiarazione sostitutiva unica (il documento con il quale si autocertifica la propria situazione reddituale) nella quale non aveva indicato proventi derivanti da vincite ottenute al gioco online e il cui importo lo avrebbe posto in una situazione economica al di fuori dei limiti imposti per la concessione del reddito di cittadinanza.
Il soggetto controllato è stato segnalato sia alla Procura della Repubblica di Cagliari per aver indebitamente percepito una somma pari a 8.948 euro, che all’Inps per il recupero dell’indebito percepito.
L’attività posta in essere rientra tra le funzioni di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza e mira a controllare il corretto impiego delle risorse pubbliche, assicurando che l’accesso ad agevolazioni o esenzioni avvenga a favore di coloro che ne hanno effettivamente diritto e bisogno: dall’inizio dell’anno, la specifica attività nel settore, ha portato all’individuazione di 273 casi di irregolarità per un importo indebitamente percepito pari a oltre 964.000 euro complessivi.