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Dopo gli attimi di terrore vissuti questo pomeriggio, a Cagliari, con un furgone che ha travolto tavolini, sedie e clienti di alcuni locali in corso Vittorio Emanuele II (LEGGI QUI), c’è chi chiede l’installazione di dissuasori mobili.
La richiesta specifica arriva dai consiglieri comunali Marcello Polastri e Loredana Lai, con un’interrogazione urgente indirizzata al sindaco Paolo Truzzu e agli assessori competenti.
“La chiusura al traffico di strade e piazze per creare zone pedonali richiede un notevole impegno di risorse e personale, mentre i dissuasori mobili rappresentano spesso la soluzione più indicata per operare anche adistanza sia per quanto riguarda la delimitazione del perimetro, sia per quanto riguarda la necessità di permettere l’accesso ai soli veicoli autorizzati, con procedure automatiche e nella massima sicurezza” scrivono i firmatari dell’interrogazione.
“In varie città d’Italia, nell’area le aree degli incroci e delle vie pedonali, dove spesso vengono allestito tavolini, sono protette dai dissuasori mobili a scomparsa, come ad esempio quelli prodotti dall’azienda Pilomat. Un esempio cagliaritano è il quartiere di Villanova dove tra le vie XVII Maggio, già Ssn Domenico e l’omonima piazza sono presenti dissuasori mobili, con un sistema intelligente “sali-scendi” per delimitare l’accesso in tutta sicurezza, per i pedoni, delle auto e altri mezzi ma solo in occasioni “speciali” – scrivono Polastri e Lai – Funzionali, robusti, talvolta eleganti e comunque semplici da utilizzare, questi dissuasori, se sollevatisi sul piano di calpestio stradale, sono in grado di fermare anche un mezzo senza controllo. Dunque permetterebbero la chiusura temporanea al traffico di determinate aree della città, dove ad esempio sono soliti camminare i pedoni: sotto al Bastione di Saint Remy per via Manno, o ad esempio via Garibaldi, nel Corso, o in alcune vie “sensibili” dei quartieri storici della città. Basti pensare a spazi e giardini pubblici dove si svolgono “passeggiate spensierate”, vie dello shopping, ma anche eventi e manifestazioni aperti alla cittadinanza: con i dissuasori e poche telecamere si provvederà. quindi a selezionare i veicoli che possono accedere alla zona pedonalizzata prestabilita” aggiungono i due consiglieri comunali.
Polastri e Lai chiedono quindi se verrà presa “in seria e celere considerazione la realizzazione di dissuasori mobili per garantire la massima sicurezza nelle zone pedonali del capoluogo sardo, ad esempio realizzando all’ingresso del Corso Vittorio Emanuele, così come all’imboccatura di via Manno e via Garibaldi, da piazza Costituzione, una fila in serie di dissuasori mobili che rappresenterebbero la soluzione più indicata per operare anche a distanza per quanto riguarda la necessità di permettere l’accesso ai soli veicoli autorizzati, con procedure automatiche e nella massima sicurezza”. E chiedono inoltre “quali altre eventuali alternative verranno adottate per evitare che in futuro possano ripetersi, dinnanzi a questo non trascurabile precedente, simili gravi pericoli per la sicurezza dei pedoni e delle attività commerciali da proteggere”.