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Quattro persone sono state arrestate questa mattina nel corso di un’operazione congiunta dei Carabinieri, del Commissariato di Polizia di Lanusei e del NIPAF, l’ispettorato forestale, contro un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di armi clandestine ed alterate e di esplosivo militare.
Si tratta di Vincenzo Beniamino Marongiu, 45 anni, di Arzana; Nicolò Piras, 27 anni, di Arzana; Federico Luigi Laisceddu, di Arzana, e Stefano Marongiu, 33 anni di Cardedu.
Tredici invece le persone denunciate.
Secondo quanto riferito dagli investigatori, da settembre 2016 è partita un’articolata attività d’indagine congiunta, che ha fatto emergere un importante traffico illecito di armi clandestine e munizioni, ed esplosivo militare nonché di altri reati contro il patrimonio e di commercio in stupefacenti.
L’8 ottobre 2016, dopo una rocambolesco tentativo di fuga sui tetti delle abitazioni vicine da parte dei ricercati, il personale interforze operante, grazie all’indispensabile intervento specialistico di militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna, ha proceduto all'arresto in flagranza di Vincenzo Beniamino Marongiu, Nicolò Piras, Luigi Federico Laisceddu e Stefano Marongiu perché trovati all’interno di una vecchia abitazione abbandonata del comune di Arzana intenti alla cura di piante di marijuana e infiorescenze in essiccazione (sette chili e trenta).
Le successive perquisizioni, estese anche all’abitazione e alle pertinenze in uso agli arrestati, avrebbero permesso il rinvenimento di diverse armi clandestine con relativi contrassegni obliterati-abrasi.
Le armi procurate, modificate e talvolta vendute dagli associati, sono risultati essere il frutto di mirati furti compiuti dai medesimi.
Nonostante le difficoltà ambientali, sono stati posti in essere numerosi servizi di osservazione a distanza, effettuati dagli operatori del Polizia di Stato, del NIPAF-Ispettorato forestale e dell’Arma di Lanusei.
In particolare, i militari nel corso di un’apposita conferenza stampa, hanno spiegato che si è potuto accertare che Vincenzo Beniamino Marongiu, in qualità di capo e promotore dell’associazione criminale, ha ceduto in prestito una pistola Beretta 98 calibro 9x21 a Mattia Di Fede di Girasole, arma poi rinvenuta dai Carabinieri della Compagnia di San Vito (di Fede il 22 luglio 2017 è stato arrestato in esecuzione di un ordine di custodia cautelare emesso dal GIP di Cagliari per rapina e in flagranza per il possesso della pistola di cui sopra) nella disponibilità dello stesso, unitamente a due caricatori e relativi 15 colpi. Vincenzo Beniamino Marongiu, coadiuvato dagli associati Laisceddu e Piras, ha cercato di adoperarsi per recuperarne dapprima il possesso e successivamente al sequestro penale, il corrispondente valore da Di Fede. Inoltre le risultanze tecniche del RIS dei Carabinieri di Cagliari hanno appurato con un riscontro positivo al 100% che tra le armi e munizioni sequestrate a Vincenzo Beniamino Marongiu vi era anche un bossolo esploso, riconducibile proprio alla pistola Beretta 98 calibro 9x21 sequestrata a Di Fede.
Le migliaia di intercettazioni captate dagli uomini del Commissariato di Lanusei, del NIPAF-Ispettorato forestale e della Compagnia Carabinieri di Lanusei hanno evidenziato come il gruppo arzanese fosse assolutamente inserito in un esteso traffico di armi che ha messo in relazione il comune di Arzana (quale centro nevralgico) e diversi paesi ogliastrini. Gli accertamenti eseguiti hanno portato alla luce un grosso furto di armi (una pistola beretta cal. 6.35, due fucili calibro 12 ed uno calibro 16, una carabina al leva calibro 30x30 con ottica di puntamento in fibra ottica, una pistola Beretta calibro 9x21 modello 98) avvenuto nel dicembre del 2014 a Lanusei presso l’abitazione dell’Avvocato Contini e del Fratello (Medico Veterinario), attribuibile a Vincenzo Beniamino Marongiu.
Buona parte delle armi sequestrate a Vincenzo Beniamino e Dino Marongiu l’8 e il 9 ottobre 2016 corrispondono a quelle asportate alla famiglia Contini, compresa la Beretta 98 calibro 9x21 sequestrata al Di Fede: su un fucile sequestrato a Marongiu vi era inoltre riportata l’incisione in oro zecchino delle iniziali del padre dei fratelli Contini, Luigi (anagramma “L” e “C”).
Si è dimostrato inoltre che in data 25 luglio 2017 un vasto incendio che ha interessato svariati ettari di macchia mediterranea in agro del comune di Arzana distruggeva e portava alla luce numerose armi che il gruppo arzanese aveva interrato e celato nei tronchi di alcuni alberi.
Alcuni fucili sono stati recuperati da Federico Luigi Laisceddu approfittando di un servizio di volontariato quale operatore della protezione civile, il quale ha provveduto a nasconderli in altri luoghi. Tale circostanza è stata riscontrata da personale del N.I.P.A.F. -Corpo Forestale di V.A. di Lanusei e del Commissariato di Lanusei impegnati nelle operazioni di soccorso e spegnimento delle fiamme.
Innumerevoli sono le armi a disposizione e nascoste nel territorio di Arzana tra cui anche un fucile Kalashnikov, venduto da Marongiu V. Beniamino nell’anno 2005. (reato prescritto).
Gli associati erano pronti a compiere atti ritorsivi contro vari rappresentanti delle FF.PP. e della magistratura inquirente, che a più riprese hanno preso parte alle attività d’indagine e comunque contro chiunque ostacoli l’attività dell’associazione criminale, anche mediante l’uso di esplosivo militare. Il gruppo ha fatto emergere una struttura organizzativa tendenzialmente permanente, con un vasto programma criminoso per una serie indeterminata di delitti, che ha come capi e promotori Marongiu V. Beniamino e Piras, già avvisati orali, così come Laisceddu. Inoltre il Tribunale competente su richiesta del Questore di Nuoro ha applicato la misura della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza a Vincenzo Beniamino Marongiu; sullo stesso inoltre gravava ancora la misura cautelare dell’obbligo di Dimora nel comune di Arzana per i fatti relativi all’arresto del 08 ottobre 2016. Gli arrestati hanno manifestato una continua capacità di creare potenziali occasioni di commissioni di crimini. Marongiu Vincenzo Beniamino sarebbe risultato inoltre ancora in possesso di parte di esplosivo militare, trafugato dal medesimo nel deposito Militare di Campomela (SS) il 18 aprile 1997, per il quale è stato già condannato.
Alle prime ore di oggi, i reparti interforze, con il supporto dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Sardegna” con le dipendenti Unità cinofile, di un Elicottero AW-109 Nexus dell’11° Nucleo Elicotteri di Elmas, di unità del Nucleo Cinofili CC di Cagliari, di due unità cinofile del Reparto cinofili della Polizia di Stato di Abbasanta, hanno eseguito le ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere a carico dei quattro arrestati procedendo inoltre a numerose perquisizioni in tutto il territorio ogliastrino.