Dieci cittadini algerini, sbarcati sabato nel Sulcis, sono stati arrestati dalla Polizia cagliaritana per reati di diverso genere.

Sbarcati nel Sulcis recentemente insieme ad altre 143 persone, i magrebini hanno agito nel quartiere cagliaritano della Marina.

Nel primo caso, tre individui, Souaeg Ousama, Gouri Bilel e Rezi Choubaib, nella notte fra domenica e lunedi si sono resi protagonisti di un furto ai danni di un negozio di informatica in via Roma. La refurtiva, tablet, cellulari e software del valore di 50 mila euro è stata ritrovata nell'auto di un quarto algerino, denunciato anch'esso. Tutti sono stati trovati in possesso di una cifra compresa fra le 500 e gli 800 euro, presumibilmente frutto della vendita della mercanzia mancante.

Altri due, Thari Safien e Ambarimel Mahid, sono stati arrestati per violenza sessuale dopo aver palpeggiato una ragazza cagliaritana che puliva una vetrata.

Per uno di essi, trovato in possesso di un tablet mancante dal precedente furto, si è aggiunto il reato di ricettazione.

Già espulsi dal territorio nazionale, Batoul Adel e Hadef Samir, sono stati condotti in arresto in attesta di rimpatrio. Stessa sorte per Nabil Laghi, con 8 mesi di reclusione ancora da scontare.

Nelle ore notturne, un altro individuo è stato colto in flagranza mentre cercava di rubare un automobile.

Poche ore fa, in viale La Playa degli agenti in borghese della Polizia Penitenziaria hanno bloccato e consegnato alla Volante un individuo protagonista di uno scippo ai danni di una ragazza cagliaritana.

“I tredici arresti non sono un caso – dice il capo della Squdra mobile Alfredo Fabbrocini - e grazie all'apporto di Falchi e agenti in borghese, cerchiamo di essere piu' puntuali sul territorio. Quelli di oggi sono reati non arginabili con strategie particolari”.

Arrestato per furto e resistenza a pubblico ufficiale.