Questa mattina, nei comuni di Gonnosfanadiga (SU), Uta (CA) e Villamassargia (SU) i Carabinieri del NORM-Aliquota Operativa della Compagnia di Villacidro unitamente ai colleghi della Stazione di Gonnosfanadiga, in ottemperanza all’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal Tribunale di Cagliari su richiesta della locale Procura della Repubblica, hanno sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere Mosè Casula, 42enne di Gonnosfanadiga, e Mauro Mario Pedone, 29enne di Quartu Sant’Elena (già detenuto per altra causa) e alla misura dell’obbligo di dimora Andrea Casu, 33enne di Villamassargia, tutti disoccupati con precedenti penali per reati contro il patrimonio.

Il provvedimento, maturato nell’ambito di un’indagine condotta dal mese di gennaio del 2019 al mese di gennaio 2020 dal Nucleo Operativo della Compagnia di Villacidro in collaborazione con i Carabinieri della Sezione di P.G., relativa ai reati di associazione per delinquere, furto aggravato, ricettazione e riciclaggio, ha consentito di smantellare un’organizzazione criminale dedita in maniera stabile alla commissione di reati contro il patrimonio.

Come spiegato dagli investigatori, i militari grazie agli accertamenti tecnici svolti dal LID (Laboratorio Informatico Distrettuale) sul telefono cellulare di uno degli indagati, alle registrazioni dei sistemi di videosorveglianza presenti in alcuni obiettivi colpiti dal gruppo criminale e ai numerosi e complessi riscontri svolti, sono riusciti a raccogliere indizi di colpevolezza a carico dei tre in merito alla costituzione di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati predatori (in particolare furti in attività commerciali) ed alla ricettazione ed al riciclaggio della refurtiva, dove il Pedone poteva essere considerato per capacità organizzativa e volontà nella scelta degli obbiettivi da colpire, la “mente”, mentre Casula e Casu gli esecutori materiali dei delitti, che portavano a compimento previa esecuzione di accurati sopralluoghi e dopo aver disattivato gli eventuali dispositivi d’allarme presenti. 

In particolare, i Carabinieri ritengono che possano essere gli autori del tentato furto aggravato presso un esercizio commerciale “Compro oro” di Quartu Sant’Elena, avvenuto il 29 novembre del 2018, che non veniva portato a compimento soltanto grazie all’intervento di una pattuglia dei Carabinieri della locale Stazione, che li costringeva alla fuga; furto aggravato presso il bar denominato “Fratelli Piras” di Cagliari, avvenuto il 6 gennaio 2019, nel corso del quale s’impossessavano di un cambia monete con all’interno la somma di € 965,00; furto aggravato presso il supermercato “Sidis” di Monserrato, avvenuto il 6 gennaio 2019, nel corso del quale s’impossessavano della somma in contanti di € 1.415,00 e di alcune bottiglie di alcolici; furto aggravato presso il circolo privato denominato “Ipari” di Sanluri, avvenuto il 10 gennaio 2019, nel corso del quale s’impossessavano di un cambia monete con all’interno la somma di € 1.500,00; furto aggravato presso il bar denominato “Cogar Coffe’ bar” di Villasor, avvenuto il 12 gennaio 2019, nel corso del quale s’impossessavano della somma in contanti di € 5.960,00, che era contenuta in quattro videopoker, un cambia monete e nel registratore di cassa.

Le indagini svolte, inoltre, avrebbero consentito di acquisire elementi in merito al riciclaggio ed alla ricettazione di diversi monili in oro (alcuni dei quali provento di un furto in abitazione avvenuto a Selargius il 7/10/2018), che avveniva attraverso l’intervento una quarta persona indagata nello stesso procedimento, che si occupava di versare i gioielli presso alcuni esercizi “Compro Oro” ubicati in diversi comuni della provincia, inoltre dalle stesse emerge anche come il gruppo nel mese di gennaio 2019, si fosse adoperato in maniera frenetica e con cadenza quasi giornaliera, generalmente nelle ore notturne, per cercare esercizi commerciali e/o abitazioni da derubare.