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Era il 2001 quando un ragazzino solare di soli 11 anni, Gabriele Piga, amante del calcio e della bicicletta, mentre percorreva con la sua bici la strada Sestu – San Gemiliano, ebbe un terribile incidente, perdendo la vita e lasciando attonita l’intera comunità e la sua famiglia sprofondata nel dolore più grande. In quell’occasione si sospesero i festeggiamenti per San Gemiliano, tanto fu terribile l’impatto che la tragedia inaspettata ebbe sulla cittadinanza. Il mese dopo si fece una manifestazione in suo ricordo, nell’area che ora ospita il progetto Art&Ambiente, dove fu allestito un campetto da calcetto in suo onore e realizzato un murale.
Il bellissimo progetto
I ricordi però a volte, e in maniera ingiusta, sbiadiscono, come il murale danneggiato dalle intemperie, dal tempo e dal deterioramento del muro, e vengono cancellati da altri eventi, come il campo, cancellato da anni di incuria e di abbandono: “Noi abbiamo deciso che oltre al recupero dell’area, oltre al messaggio agli adulti da parte dei nostri bambini – è stato precisato dal palazzo comunale di via Scipione - un ricordo al piccolo Gabriele doveva restare, in quell’area che lui conosceva. È nato così il nome “Il giardino di Gabriele”, così che chi, passando in questo posto, rivolga un pensiero a chi è andato via troppo presto”.
La sindaca Paola Secci, insieme agli amministratori locali e cittadini, (Tra loro anche l'assessore ai Lavori Pubblici Lia Sechi), ha inaugurato il bellissimo spazio concepito in via Laconi: a benedire questo nuovo gioiellino ci ha pensato il parroco don Franco Puddu ed è proprio nel ricordare il piccolo Gabriele che si sono vissuti momenti di grande commozione tra i presenti.
Il progetto
L’area di via Laconi, ospitava un piccolo campo di calcetto oramai abbandonato e impraticabile. Chi non ne conosceva la storia, non sapeva che fosse di proprietà del comune. Fu intitolato, ma in maniera informale ad un giovanissimo cittadino, Gabriele Piga, deceduto in tragiche circostanze.
Ormai dimenticata, l’area, per altro recintata, è divenuta nel tempo una discarica abusiva, dove gli incivili buttavano i loro rifiuti. Con la prima parte del progetto, la priorità è stata di eliminare ogni forma di recinzione, far comunicare l’area con il resto del territorio. Una dichiarazione di libertà e appartenenza alla comunità: senza limiti o barriere: “l’area è di tutti, tutti ce ne dobbiamo occupare”.
In secondo luogo si è proceduto ad una bonifica molto intensa, a cura del gestore dell’appalto di igiene urbana – Formula Ambiente spa – e alla sua progettazione, grazie al supporto tecnico dell’ingegnere incaricato. Iniziati i lavori, ci si è subito resi conto di quanto fosse bello il processo di rinascita e di restituzione della dignità perduta in un area così ampia e interessante.
Art&Ambiente è un progetto di collaborazione attiva tra vari soggetti, nato con la finalità di lasciare un messaggio forte e chiaro: “Sestu è di tutti noi, dobbiamo averne cura”.
La Giunta comunale del Comune di Sestu ha dato indirizzo, all’interno della campagna di sensibilizzazione prevista nell’appalto di igiene urbana, per la realizzazione di vari interventi, incaricando l’Ufficio Ambiente di coordinare diverse figure affinché ne fosse possibile la realizzazione. In questo modo la ditta che gestisce l’appalto di igiene urbana nel Comune di Sestu, Cns con Formula Ambiente Spa, i due circoli scolastici – bambini, insegnanti e dirigenti, i lavoratori del progetto Regionale Lavoras che hanno dato una mano per le primissime piantumazioni, la ditta che gestisce l’appalto del verde pubblico, i progettisti e gli artisti che hanno modificato l’assetto dell’area in questione, in una collaborazione continuativa e attenta, hanno realizzato il progetto.
“Il colore e le parole sono importanti, così come il futuro della nostra comunità nel rispetto per l’ambiente. Così con il lavoro di tutti gli alunni vogliamo creare un murales diffuso tra scuole e istituzioni in sinergia con il percorso colorato dei lampioni realizzato nel tessuto urbano del nostro Comune.” (Carlo Salvatore Laconi).
La scelta dei colori come linea conduttrice di un percorso
Le scuole, che sono il centro di questo progetto comunicativo, sono collegate con un filo immaginario tra di loro all’interno del territorio. Una strada, che ricorda la strada di mattoni gialli del mago di Oz, ma che a Sestu si traduce in tutti i colori del mondo, che collega in una rete multicolore, ogni angolo della nostra città, rendendo il territorio e i suoi capisaldi, riconoscibili, nostri, unici e percorribili. Così, seguendo un percorso riconoscibile, ci si sposta all’interno della città in maniera fluida, passando da una scuola, al municipio, arrivando in un altra scuola e collegandosi in pochi passi alla nuova “piazza di tutti”.
(Le foto sono di Alessia Frigau – Sestu)