Le ricerche dei due fratelli di Olbia, Giuseppe e Lorenzo Deiana, dispersi nelle acque del Golfo di Olbia da sabato scorso durante una battuta di pesca sportiva, sono state riprese alle prime luci del giorno. Gli ecoscandagli scenderanno in acqua per perlustrare il fondale fino a una profondità di 50 metri.

Le operazioni si concentrano soprattutto nella zona di Capo Figari, dove sono stati trovati alcuni effetti personali dei giovani. Il personale della Guardia costiera di Olbia, insieme al Nucleo Sapr e all'elicottero del Reparto Volo di Alghero, sta coordinando le ricerche da tre giorni. Inoltre, un veicolo subacqueo e uno scanner sonar ad alta precisione messi a disposizione da un privato sono impegnati nelle operazioni di ricerca.

Le ricerche condotte dalla Guardia Costiera non si sono interrotte durante la notte, continuando senza sosta lungo la fascia di mare che si estende da Olbia a Golfo Aranci. I soccorritori stanno perlustrando attentamente questa vasta area marina con l'aiuto di numerosi cittadini e volontari, che hanno risposto all'appello disperato di Simona Deiana, madre dei due giovani dispersi, lanciato sui social media. Francesca, la fidanzata di Lorenzo Deiana, genitori di un bambino, si è unita alle suppliche, condividendo un toccante messaggio su Facebook, "Per favore, anche se non ci conoscete, mettetevi nei nostri panni e cercateli ininterrottamente".

 L'ansia e la preoccupazione continuano a crescere man mano che passano le ore per i due fratelli, di cui l'ultimo segnale del telefono cellulare risale al pomeriggio di sabato 19 aprile, quando una cella telefonica li ha localizzati in una zona marina vicino alla spiaggia di Nodu Pianu, caratterizzata da secche. Le ricerche di oggi sono partite da questo punto e si estenderanno fino all'isola di Tavolara, nota per avere fondali che raggiungono anche profondità superiori ai cento metri.