La Cassazione ha deciso la confisca definitiva dei beni dell’imprenditore bolognese Ciro Cuomo, che include un immobile in via Saffi, una casa ad Arzachena in Costa Smeralda, disponibilità finanziarie e il 100% di quattro società con cui gestiva varie attività commerciali a Bologna, tra cui il Bar Gigi srls, attualmente in liquidazione.

La notizia è stata riportata da Libera, che aveva già confermato a luglio 2024 in appello la misura di prevenzione patrimoniale a causa della "notevole discrepanza tra i redditi dichiarati, l'attività economica effettuata e il patrimonio immobiliare acquisito, ritenuto di provenienza ingiustificata", come spiegato dall'associazione.

Secondo quanto riportato da Libera nel decreto, non c'erano dubbi sul fatto che tutte le società coinvolte fossero effettivamente controllate da Cuomo Ciro, nonostante la loro intestazione formale a terzi. Il referente di Libera Bologna, Andrea Giagnorio, ha sottolineato l'importanza della confisca definitiva per la zona, auspicando che il Comune di Bologna collabori con l'Agenzia nazionale dei beni confiscati per avviare un processo rapido che conduca al recupero sociale del bene. Giagnorio ha espresso la speranza che la comunità stessa possa contribuire alla nuova destinazione del bene confiscato, sottolineando come questo possa rappresentare il compimento di un percorso di riscatto avviato anni fa.