La speranza di una mamma, il silenzio assordante, l'attesa, l’incertezza e la paura per un destino tremendo. Simona Deiana, mamma di Giuseppe e Lorenzo, i due fratelli olbiesi di 24 e 20 anni dispersi in mare a Olbia sabato 19 aprile, alla vigilia di Pasqua, continua disperatamente i suoi appelli affinché non si fermino le ricerche dei giovani figli. Son giorni di angoscia e fremente attesa, ormai sette. Un dolore che si allarga all’intera comunità, spaventata e incredula. Lo testimoniano le decine di volontari che stanno prendendo parte, in queste ore, alle ricerche in mare.

Ricordi

Sui social, mamma Simona condivide la foto di Giuseppe e Lorenzo da piccoli, proprio in quelle acque che sono diventate la loro vita, e che adesso potrebbero aver giocato un bruttissimo scherzo ai due giovani fratelli. Poi un post, quello della squadra di rugby Api Olbiesi dove i due hanno militato.

“Terzultima giornata di campionato. Siamo in vetta alla classifica, con quattro punti di vantaggio sul nostro diretto avversario: il Firenze Rugby. Giochiamo in casa. Giochiamo per vincere, come sempre. Ma sabato, insieme alla maglia, indosseremo anche un peso sul cuore. Un peso che non avremmo mai voluto portare. Scenderemo in campo mentre due nostri fratelli, due api, sono ancora dispersi nel nostro mare”, si legge.

“Due dei nostri ragazzi stanno lottando da qualche parte, e noi con loro, cercandoli con ogni forza, con ogni speranza. Giocheremo la nostra partita. La giocheremo con l'intensità di sempre, forse con ancora più determinazione. Perché ogni placcaggio, ogni corsa, ogni punto sarà anche per loro. Con la speranza che, mentre il fischio dell'arbitro segna l'inizio del match, loro possano ritrovare la strada di casa. Tornare fra le braccia della mamma, e di tutti noi”, conclude il post.

La scomparsa

La mattina della vigilia di Pasqua, i due fratelli erano usciti di casa all’alba, senza mai far ritorno, scatenando una vasta operazione di ricerca che ha coinvolto squadre di vigili del fuoco via terra e mare con sommozzatori, la capitaneria di porto di Olbia e numerosi volontari insieme ai barracelli di Golfo Aranci.

Nonostante la speranza che possano essere rifugiati in un isolotto nel golfo olbiese, la Procura di Tempio Pausania, guidata da Gregorio Capasso, ha avviato un'indagine sulla loro scomparsa senza indagati né accuse, come atto preliminare per le indagini in corso. Le ricerche proseguiranno anche oggi.