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La vicenda sulla 18enne Claudia Chessa, la giovane originaria di Arzachena che è caduta dal balcone dell'albergo a Malta lo scorso mercoledì, è al momento sotto la lente di ingrandimento della polizia maltese che sta ipotizzando il reato di violenza domestica.
I media maltesi riportano che al momento non escludono nessuna possibilità, inclusa quella di un gesto volontario o di una caduta accidentale dovuta all'uso di droghe.
Claudia era in vacanza con il suo fidanzato, un 27enne, che è stato interrogato dalla polizia e ha affrontato un'udienza in Tribunale, dove è stato multato per possesso di stupefacenti. Nonostante ciò, l'uomo è stato autorizzato a tornare in Italia e a fare ritorno ad Arzachena, il paese sardo dove risiede anche Chessa.
Le dichiarazioni del padre
"Non mi sono buttata, stavo scappando dall'aggressione del mio fidanzato e l'unica via d'uscita era buttarmi dal balcone". Sono le parole che Claudia Chessa avrebbe rivolto al padre Silvano, condivise con l'ANSA dal padre della ragazza, che sta partendo da Milano per raggiungere la figlia ancora ricoverata al Policlinico di La Valletta.
"Mia figlia non è una pazza, non si è lanciata dal balcone per un semplice litigio, è stata picchiata e ha cercato di scappare per salvarsi", ha detto ancora Silvano Chessa.
In partenza dalla Sardegna con destinazione Malta, dove la figlia risiede da novembre presso una famiglia ospitante che accoglie studenti internazionali in un programma di apprendimento dell'inglese, Chessa ha condiviso con l'ANSA le ultime notizie riguardanti la salute della giovane. Nonostante debba affrontare un nuovo intervento chirurgico alla schiena a causa delle fratture riportate in un incidente, fortunatamente mitigato da un tendine, si è notato un miglioramento nelle sue condizioni fisiche, come raccontato dalla stessa figlia.
"Sono stato avvisato di quanto era successo nella mattina di giovedì scorso e sono riuscito a raggiungere mia figlia venerdì mattina con il primo volo disponibile da Cagliari - ha spiegato l'uomo - Poi però, ho dovuto fare ritorno in Sardegna a causa di un lutto che ci ha colpito. Claudia in questo momento è cosciente ed è stata già sentita dalle forze dell'ordine di Malta. Ci ha raccontato che sono presenti delle telecamere di video sorveglianza proprio davanti alla vetrata dalla quale, per scappare dal ragazzo, si è gettata. Stava correndo via da lui, ha urlato e chiesto aiuto. È stata percossa e ne ha i segni su tutto il corpo - racconta il padre -. È stata picchiata al volto, le sono stati tirati e strappati i capelli che infatti ora le mancano, lui l'ha morsicata e presa a pugni nel petto".
Il 27enne di Arzachena, Alessio Lupo, ha raggiunto Claudia a Malta quattro giorni fa. Claudia si era trasferita temporaneamente in un hotel nel centro della città per trascorrere del tempo con lui, con cui ha una relazione da circa tre anni. "La sera di mercoledì scorso - ha ricostruito ancora il genitore - Claudia ci ha raccontato che sono usciti e sono andati in un locale a circa cinquanta metri dall'albergo. Qui ha detto di aver avuto un litigio con il fidanzato, che aveva fatto uso di sostanze stupefacenti, e di aver insistito per tornare in hotel. Non le piaceva l'ambiente: lui non ha preso bene questa sua decisione e ha iniziato a insultarla e colpirla, finché una volta arrivati in camera si è scatenato. Lei un paio di giorni prima aveva chiamato sua madre per dirle che c'era stato un litigio tra loro e lui le aveva dato uno schiaffo, chiedendole subito dopo scusa. Noi ci siamo preoccupati".
Non appena raggiungerà Malta, Silvano Chessa avrà un colloquio con gli investigatori del luogo che hanno già interrogato la figlia poco dopo il suo ricovero. Anche Alessio Lupo, sottoposto a interrogatorio dalle autorità maltesi, è stato detenuto per 48 ore e successivamente rilasciato con l'ordine di non avvicinarsi a Claudia per tre anni.
Il padre di Claudia Chessa arriva a Malta
Silvano Chessa è giunto a Malta nel pomeriggio e ha raggiunto sua figlia ricoverata nell'Ortopedia del policlinico Mater Dei. È stato confermato che la stanza da cui è caduta la ragazza si trova al secondo piano e non al quarto, come inizialmente riportato. "Se ci fossero le immagini delle telecamere", ha dichiarato Chessa, "si vedrebbe che lei ha cercato il punto da cui lanciarsi. Ha urtato una trave, ma è riuscita a toccare terra, a percorrere una ventina di metri e a chiedere aiuto". Ha aggiunto che sua figlia "ha parlato con le autorità maltesi giovedì mattina", ma al momento "non ha presentato denuncia formale; stiamo aspettando di incontrare nuovamente le autorità maltesi".
Secondo fonti della polizia, entrambi i protagonisti della vicenda sarebbero risultati positivi ai test per alcol e stupefacenti. Il giovane coinvolto è stato portato in tribunale venerdì mattina e condannato per abuso di sostanze stupefacenti e lesioni lievi, ricevendo una multa di 250 euro e il divieto di avvicinarsi a Chiara per tre anni, compresi i social media. Pur trattando il caso come violenza domestica, la polizia non ha ritenuto necessario il sequestro del passaporto.