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Dopo il rientro dall'Africa, un imprenditore di Olbia di 40 anni ha manifestato sintomi influenzali che si sono rivelati una grave infezione da malaria, ora è ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Giovanni Paolo II.
L'uomo era rientrato da una vacanza a Zanzibar, quando si è sentito male ed è stato ricoverato d'urgenza in condizioni critiche nella struttura sanitaria cittadina. Attualmente si trova in shock settico e da un paio di giorni i medici gli stanno somministrando la terapia salvavita. Quello che all'inizio era sembrato un semplice innalzamento della temperatura corporea e una febbre da influenza, si è invece rivelato una grave infezione da malaria che ha portato l'uomo in condizioni critiche. L'imprenditore resta in coma farmacologico e la sua prognosi rimane riservata. A veicolare il virus della malaria, che non è trasmissibile da persona e persona, è il morso della zanzara anopheles, che funge da vettore del parassita.
La malaria
La malaria, spiega il Ministero della Salute, è una malattia infettiva causata da un protozoo, parassita del genere Plasmodium, che si trasmette all'uomo attraverso la puntura di zanzare del genere Anopheles. Le zanzare infette sono dette "vettori della malaria" e pungono principalmente tra il tramonto e l'alba.
Occasionalmente, la trasmissione avviene per trasfusione di sangue, trapianto di organi, condivisione di aghi o verticalmente dalla madre al feto. È uno dei principali problemi di salute pubblica mondiale, causando 350-500 milioni di infezioni in tutto il mondo e circa 1 milione di morti all'anno.
I neonati, i bambini sotto i 5 anni, le donne in gravidanza, i viaggiatori e le persone affette da HIV o AIDS sono a maggior rischio di infezione grave. In Italia è scomparsa a partire dagli anni '50 e i casi di malattia che si verificano, comunque, ogni anno nel nostro Paese sono legati principalmente ai turisti che rientrano da paesi interessati dalla malaria e all'immigrazione da tali Paesi o al trasporto involontario di zanzare infette da aree endemiche.