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Il tragico incidente accaduto all'alba di sabato 25 gennaio davanti all'Isola Rossa ha visto coinvolta una barca chiamata "Garupa", un semicabinato lungo sei metri con un motore da 150 cavalli, che si è schiantata contro gli scogli a una velocità estremamente alta. Gli esami condotti dalla Guardia costiera sulla barca, ora sotto sequestro dalla Procura di Tempio Pausania e custodita al porticciolo dell'Isola Rossa, hanno rivelato questo dettaglio.
La Procura ha incaricato i militari di condurre le prime indagini sullo scafo e di approfondire ulteriormente la strumentazione di bordo per comprendere meglio come si sia verificato l'incidente. Nonostante la barca presenti un grosso squarcio nella parte anteriore, non sembra che abbia urtato una secca prima di ribaltarsi. È più probabile che abbia colpito direttamente gli scogli a una velocità molto elevata di fronte alla spiaggia di La Marinedda.
L'autopsia eseguita sulle vittime, Lillo Satta e Maurizio Rossi, conferma che sono morti sul colpo a causa dei gravi traumi riportati nell'impatto. I corpi dei due pescatori sono stati scoperti all'interno della barca capovolta in mare da due subacquei amatoriali, che hanno immediatamente dato l'allarme alle 12:40 del 25 gennaio.
Alcune persone che avevano notato la sagoma della barca in acqua dalla costa avevano segnalato un'anomalia alla Capitaneria di Porto intorno alle 9:30, ma l'informazione era vaga e veniva descritta come una possibile carcassa di un cetaceo. Di conseguenza, la Capitaneria, che in quel momento stava cercando una persona dispersa in mare, non ha inviato alcuna unità sul luogo. I soccorsi sono stati attivati solo alle 12:40, quando i subacquei hanno indicato chiaramente la presenza della barca rovesciata e dei corpi all'interno.