Comparirà l’8 aprile prossimo, davanti alla Corte d'assise di Sassari, Fabio Malu, il 32enne di Luras accusato di aver ucciso il compaesano Davide Unida (nella foto), 37 anni, aggredito e colpito alla testa con il tubo di un’aspirapolvere l'8 luglio 2023 nel centro storico della cittadina dell'alta Gallura, al culmine di una lite. L'uomo morì quattro giorni dopo a causa delle gravissime lesioni.

A decidere il rinvio a giudizio dell'imputato - difeso dall'avvocato Giampaolo Murrighile - per omicidio volontario con l'aggravante dei futili motivi, è stato questo pomeriggio il gup del tribunale di Tempio Pausania Alessandro Cossu, su richiesta del pubblico ministero Alessandro Bosco.

L'imputato si trova in carcere dalla giornata di ieri: poco prima dell'udienza preliminare è stato infatti arrestato dai carabinieri per aver violato l'obbligo di dimora a Tempio a cui era stato sottoposto. Da qui il rinvio dell'udienza a oggi e la decisione sulla celebrazione del processo.

Pare che tra vittima e omicida ci fossero forti dissapori. Il culmine l’8 luglio di 2 anni fa: stando alla ricostruzione dei fatti, Unida aveva affrontato con un'ascia l'ex amico il quale, nel frattempo, aveva raggiunto una via vicina ed era rispuntato brandendo un tubo metallico, lo stesso con il quale ha colpito il rivale alla testa: quattro giorni dopo, la morte del 37enne. I genitori della vittima e due fratelli si sono costituiti parte civile con l'avvocato Sergio Milia.