"La Commissione Regionale per le Pari Opportunità esprime forte preoccupazione per il perdurare di quasi un anno della mancata assegnazione da parte del Consiglio regionale - cui aspetta appunto la nomina - del ruolo di Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza, non ancora ricoperto dopo la scadenza del termine del precedente mandato, risalente a febbraio 2021", così in una nota dell'ufficio stampa regionale.

"L’assenza di questa importante figura istituzionale di riferimento dei profondi disagi del mondo giovanile e soprattutto infantile è quanto mai sentita in questo momento - si legge - nel quale stanno cominciando a farsi sentire gli effetti devastanti conseguenza del lungo periodo pandemico, è il monito che arriva dalla Commissione. Il crescente numero di suicidi tra i minori, i disagi manifestati anche in senso antisociale, l’isolamento, la depressione di cui sono testimoni familiari ed insegnanti, devono fare riflettere perché al più presto vengano introdotti programmi diretti all’aiuto e al sostegno dei soggetti minori". 

E ancora: "La nomina del Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza rappresenta dunque un tassello importante e una figura determinante per gestire le situazioni critiche che si stanno verificando attorno ai e alle minori. Situazioni che devono subire senza spesso comprenderne appieno il significato. Privati dei luoghi di socializzazione, con una scuola che li accoglie a singhiozzo con mascherine e distanziati tra loro, si ritrovano confusi ed impauriti di fronte ad una rappresentazione della realtà allarmante".

Il perdurare della mancata assegnazione della figura del o della Garante continua, secondo la Commissione, a convalidare discriminazioni dal punto di vista sociale, educativo, culturale ed economico e di conseguenza priva i/le minori, in modo preoccupante e irreversibile, di una migliore prospettiva del loro futuro. La Commissione Regionale per le Pari Opportunità auspica pertanto "che si arrivi al più presto alla nomina del nuovo Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza in modo che finalmente venga assicurata sul territorio regionale la piena attuazione dei diritti e degli interessi riconosciuti ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze, in conformità con quanto previsto dalla Convenzione sui diritti del fanciullo".