“Riflessione antipatica, ma sono moto arrabbiata. I cassoni per i tessili, servono solo per i tessili: tessuti, vestiti, ecc. Se si hanno dubbi, sul fronte dei 22 cassoni presenti, c'è scritto cosa si può mettere al loro interno. Dunque buttare al suo interno un animale, per l'esattezza un gatto, forse già morto (povera creatura), non è un gesto né bello (siete dei delinquenti, sappiatelo), né intelligente, considerato che la pulizia straordinaria dello scempio che l'animale in  decomposizione ha creato (siamo in agosto, avete presente il caldo?) la stiamo pagando tutti. Per non parlare del disagio dovuto al cattivo odore, che i residenti della zona hanno dovuto sopportare. E per chi avesse anche mezza intenzione di pensarlo, sappiate che, per via del meccanismo di apertura, è impossibile che un gatto ci entri da solo. A chi ha commesso questo gesto mi sento di augurare solo una cosa: di rimanere imbottigliati per ore in macchina nel traffico, a mezzogiorno in agosto, senza climatizzatore, e con sportelli e finestrini bloccati”.

Lo sfogo è dell’assessora ai Lavori Pubblici, Lia Sechi, che non risparmia il suo stato d’animo nei confronti di chi, (forse la povera bestiola era già morta, ma non si giustifica il modo di ‘disfarsi’ del corpicino, n.d.r.), ha gettato il povero felino (ormai in avanzato stato di decomposizione), all’interno del cassone posto tra via Ciusa e via Tiziano, accanto all’area cani-giardinetti curata dal Comune di Sestu: un gesto davvero ignobile, tant’è che diversi cittadini ed alcune mamme in particolare, nel portare i loro bimbi nei giochi installati sul prato verde, avevano sentito l’odore irrespirabile del corpicino del gatto in decomposizione. Poi, la terribile scoperta da chi è addetto al ritiro del vestiario usato: tra i bustoni del tessile, l’orrenda scoperta.

Difficile sapere e constatare se il micio sia stato (forse investito) oppure fosse già morto e qualcuno ha avuto la brillante idea di azionare il meccanismo di apertura del contenitore in metallo e di buttare dentro il povero animale. Fatto sta che l’episodio ha destato rabbia e incredulità tra i cittadini.

(Nella foto di apertura, una foto-simbolo di un gatto; nell’immagine sottostante invece, il cadavere del gatto – volutamente celato e il cassone ripulito)