E' morto annegato nel corso di un'immersione nella Grotta della Risorgenza, nei pressi di Cala Luna. Paolo Sedda, 46enne di Gavoi, poliziotto della Squadra mobile di Nuoro, ha perso la vita praticando la propria passione.

Era scomparso nel primo pomeriggio di ieri, dopo che il compagno col quale stava compiendo l'immersione lo aveva improvvisamente perso di vista durante la risalita in superficie. Le ricerche hanno registrato l'esito più triste proprio oggi, quando il cadavere dell'agente è stato rinvenuto adagiato sul fondo della cavità marina.

Sul posto hanno operato per ore la Guardia costiera e i sommozzatori dei Vigili del fuoco. Da Cagliari erano giunti quattro specialisti a bordo di un elicottero Drago. Alle ricerche ha preso parte anche una squadra di sub del soccorso speleologico. 

Alla quarta immersione ad una profondità di 16 metri, e ad una distanza di 120 metri dall’ingresso della grotta risorgiva, gli specialisti speleo sub dei Vigili del fuoco hanno purtroppo rinvenuto il corpo del subacqueo disperso dalla tarda mattinata di ieri, 15 luglio.

Il sindacato di polizia Equilibrio e Sicurezza, sul proprio profilo ufficiale, ha ricordato Paolo con queste parole: “Ciao Paolo, mancherai a tutti noi.  Stavolta non ce l’ha fatta a riemergere Paolo Sedda, 48 anni, assistente capo coordinatore della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile di Nuoro, appassionato ed esperto di immersioni. Nel pomeriggio di ieri si era immerso a Cala Luna, entrando nelle grotte dove, a un certo punto, è stato perso di vista dagli altri sub che erano in acqua con lui. Le ricerche dei sommozzatori dei Vigili del fuoco si sono protratte fino a questo pomeriggio, quando i Vigili hanno trovato il suo corpo senza vita adagiato in fondo ad un cunicolo che scende fino a circa 15 metri di profondità più in basso del punto in cui è stato perso di vista ieri dai compagni di immersione. Un collega attento e disponibile: lo ricorderemo e lo rimpiangeremo tutti”.