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A pochi giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico è arrivata la mazzata. Le classi seconda e terza geometri dell'Istituto Ciusa saranno soppresse. Per quanto riguarda la prima, invece, non è stata nemmeno istituita. Per studenti, genitori e insegnanti il bisturi affonda su una ferita già aperta. La comunicazione ufficiale, inviata ai genitori degli alunni interessati solo nei giorni scorsi dal dirigente scolastico, Francesco Cucca, informava della mancata concessione delle classi per limitato numero di iscritti.
UNA SCUOLA DOPO L'ALTRA Una situazione che il paese conosce molto bene visto che negli anni scorsi il liceo classico Carmelo Floris ha vissuto la stessa identica esperienza. Allora i genitori si erano incatenati davanti agli istituti e gli studenti a gran voce avevano cercato di manifestare le loro difficoltà. Oggi la situazione sembra ripetersi nello stesso e identico modo.
LA RIVOLTA La protesta si anima per ora nel gruppo di facebook “In difesa della scuola pubblica di territorio” che riunisce gli studenti dell'istituto Ciusa di Gavoi e i loro genitori. «Siamo venuti a conoscenza della soppressione delle classi - si legge in un comunicato firmato dai genitori dei ragazzi - solo a partire dal 31 agosto scorso. Non abbiamo avuto nemmeno il tempo di realizzare ciò a cui i nostri figli sono stati forzatamente destinati per volontà politiche che arrivano dal governo centrale e che minano gravemente un territorio già provato dalla crisi economica e dallo spopolamento».
ASSEMBLEA DI POPOLO Intanto, per lunedì, alle 19, i genitori degli alunni delle classi seconda e terza si incontreranno in un'assemblea pubblica per confrontarsi e per lanciare un sos alle istituzioni. Nel gruppo di facebook qualcuno tiene ad evidenziare che il paese di Gavoi, noto per il fervore culturale e che ospita l'Isola delle Storie, uno dei più importanti festival della letteratura, non riesca ancora una volta a far valere il suo diritto allo studio.
Roberto Tangianu