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“È una grande emozione essere tornato qui, ci venni per la prima volta negli anni settanta con mio padre, poi ho studiato la musica a Santu Lussurgiu. Mi sento molto legato a questo territorio”.
Sono queste le parole di Antonio Gramsci Junior, presente ieri a Ghilarza per riapertura della Casa Museo dedicata al nonno, in concomitanza con l’apertura della prima edizione dell’International Gramsci Festival Assieme al direttore Paolo Piquereddu, ha illustrato l’originale mostra fotografica allestita al primo piano con 45 immagini della “Famiglia Schucht”.
«Una mostra su Gramsci non c’era mai stata nemmeno nell’Unione Sovietica – ha affermato il nipote del grande pensatore –. In Russia è stata predisposta per la prima volta proprio quest’anno grazie all’appoggio della fondazione Gramsci di Roma, e mi è stata data la possibilità di lavorarci tanto. Ho riesaminato l’archivio familiare e tutti i documenti, alcuni dei quali sono stati ripresi dagli archivi del Comintern, e abbiamo scannerizzato tutto. Poi lo scorso anno, quando sono venuto a Ghilarza, è nata l’idea di portarvi questo bel progetto”
Alcune foto sono inedite e rarissime, come il ritratto del trisnonno Alexander Schucht nella divisa da generale e un’immagine del castello appartenuto alla famiglia, una casata nobile russa di origini tedesche.
Tra i cimeli esposti, il certificato di battesimo della sorella di Giulia, firmato Vladimir Ilyich Ulyanov, il nome completo di Lenin. “Quando ha fatto il prete ha battezzato una mia parente”, ha scherzato Antonio di fronte al pubblico numeroso.
“La nostra famiglia non ha sentito su di sé le repressioni di Stalin – ha sottolineato Antonio jr – è stata risparmiata probabilmente proprio grazie agli stretti legami con Gramsci”.
All’ingresso del museo è stata presentata anche l’opera “In punta di ago, un frammento di vita”, un libro realizzato dagli studenti del Liceo artistico Foiso Fois, dedicato alla vita da studente di Gramsci a Torino.
Inoltre nei locali rinnovati dell’ex sede del PCI è stata allestita la mostra “Global Gramsci” con le illustrazioni di Agostino Iacurci, in cui l’immagine del filosofo si presenta quasi come un’icona pop a livello planetario.
All’inizio dell’evento il presidente della Fondazione Casa Museo, Giorgio Macciotta e il sindaco di Ghilarza Alessandro Defrassu, hanno illustrato il progetto che porterà alla realizzazione del polo museale grazie al milione di euro ottenuto con la programmazione territoriale.