"Nella più grande Azienda Ospedaliera della Sardegna che ingloba all'interno tre Presidi Ospedalieri S.Michele, Businco e Cao, cosi come riportato nel sito web aziendale, prosegue, fino a nuove disposizioni, la sospensione di tutte le attività ambulatoriali - prime visite, visite di controllo, nonché tutte le prestazioni sanitarie derogabili, per quanto possibile, in ordine alle patologie trattate".

Gianfranco Angioni referente regionale Usb Sanità, attacca sulla "paralisi" dei 3 nosocomi in tempi di Covid-19 e prosegue, in una missiva inviata al Governatore Solinas e all'assessore alla Sanità Mario Nieddu: "Lo stesso si applica anche all'attività in regime di libera professione.

Le attività radiologiche (radiografie, tac, risonanza, etc) e di laboratorio sono garantite solo in regime di urgenza".

L'Unione Sindacale di Base settore Sanità - scrive Angioni - ritiene oramai doveroso e non più rimandabile da chi è preposto momentaneamente a gestire la Sanità isolana, a poter dare indicazioni e linee guida precise, al fine di poter riaprire tutte le attività ambulatoriali, e contestualmente garantire tutte le prestazioni sanitarie. 

E' indispensabile predisporre e rendere pubblica la Fase 2, individuando tutti gli accorgimenti logistici e organizzativi, indispensabili per la graduale ripresa.Purtroppo i continui annunci sembrano rivelarsi sempre più propagantistici, con una percezione esterna di irriverenza verso tutte quelle persone affette dalle diverse patologie; oncologiche, diabetologiche, cardiologiche e tante altre."Non si possono tollerare che i diritti alla salute muoiano con il Cronavirus, sarebbe grave che qualcuno, ai diversi livelli di responsabilità, dimentichi che il diritto alle cure si deve poter garantire quotidianamente - ha concluso Gianfranco Angioni - con una sanità libera e sempre pienamente operativa".