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Il cuore della Sardegna batte a Milano e nella grande vetrina mondiale dell’Expo fiorisce, in queste ore, anche la cultura che nasce nella terra tra i mari, con le tradizioni che da sempre colorano la storia di un popolo e la musica che la racconta.
Il gruppo nuorese degli Istentales, accompagnato dai Mamuthones di Mamoiada, guadagna la scena nel grande spazio espositivo proprio nella settimana che promuove l’Isola che produce e questa sera e domani 12 settembre, dalle 18.30 fino alle 20.30, le canzoni di Gigi Sanna e le maschere arcaiche del Carnevale barbaricino caratterizzeranno, con forza, l’evento internazionale.
<<Questa esperienza ci rende orgogliosi come sardi e per i sardi che rappresentiamo - dice il leader degli Istentales Gigi Sanna -. Tra le canzoni che proporremo ci sarà anche “Monte Prama”, che in lingua nuragica rivela l’importanza dei Giganti del Sinis che ritornando alla luce ci chiedono di riscrivere nuove pagine di una storia che fino ad ora era stata raccontata in un altro modo. Ci sentiamo in dovere di ringraziare la Coldiretti, il Banco di Sardegna e il Comune di Cabras che hanno creduto nel nostro progetto>>.
Gli Istentales canteranno sul palco allestito all’Expo proprio accanto alle riproduzioni dei Giganti messe a disposizione dalla Cooperativa Sociale Ecosolidale di San Vero Milis. Per l’occasione sarà presentato anche il libro “Akentu”, curato dal giornalista Luciano Piras, che rilegge i vent’anni che hanno attraversato la musica degli Istentales.
<<Per noi - continua Sanna – rappresentare la Sardegna all’Expo equivale alla vittoria di un premio prestigioso. Il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba ha avuto l’ottima intuizione di affiancare al percorso del gusto anche quello della musica, della storia e dell’archeologia. Mi dispiace che la Regione Sardegna non abbia sposato questa nostra iniziativa. Noi, in ogni caso, porteremo a Milano l’orgoglio e la fierezza di tutto popolo sardo>>.