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"Con questo Accordo assegniamo complessivamente alla Regione Autonoma della Sardegna 2,48 miliardi di euro del Fondo di sviluppo e coesione, comprensivi anche dei 156,8 milioni di anticipazioni assegnate nel 2021. Se alle risorse Fsc aggiungiamo anche i cofinanziamenti di Regione e Comuni e gli altri fondi statali ed europei per i progetti, questo Accordo garantisce investimenti per 3,55 miliardi a favore dell'Isola". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, oggi a Cagliari, alla firma dell'Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e la Regione Sardegna.
Si tratta di un accordo cruciale per guidare in modo mirato e coordinato gli interventi di sviluppo sul territorio, definendo gli obiettivi da perseguire attraverso specifici interventi, anche con il coinvolgimento di diverse fonti di finanziamento.
"Di interesse per questa importante regione è anche il fatto che il prossimo vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto, avrà anche il coordinamento di alcune deleghe importanti per i nostri interessi, come agricoltura, pesca, economia del mare e le isole. Io e il ministro Fitto abbiamo già parlato dell'annosa questione della continuità territoriale, e speriamo che l'Unione europea possa darci una spinta maggiore", ha detto ancora la premier.
La strategia del governo sui fondi di coesione alle Regioni "comincia a dare i suoi frutti: abbiamo tanti problemi da risolvere nelle regioni del Mezzogiorno, ma nel 2023 il Sud è stato la locomotiva d'Italia".
La presidente del Consiglio ha sottolineato che "nel 2023 il Pil del mezzogiorno è cresciuto dell'1,3%, più di quanto non fosse la crescita della media italiana, che qui l'occupazione è cresciuta anche di più di quanto non crescesse a livello nazionale, che è stato il Sud a dare l'impulso fondamentale all'export che ci ha portato per la prima volta a essere la quarta nazione esportatrice al mondo, si può fare. Si può fare - ha aggiunto - con un po' di incentivi, infrastrutture, investimenti, orgoglio. E non devo anche qui spiegare ai sardi cosa sia l'orgoglio".
Per il Mezzogiorno bisogna investire "su una mentalità secondo la quale bisogna soprattutto puntare sul merito e sull'orgoglio", ha specificato Meloni. "Non una mentalità che vuole immaginare che non ci sia la possibilità di migliorare la condizione alla quale ci siamo abituati, ma che quella possibilità ci sia. La sfida più grande che noi dobbiamo vincere per le regioni del Mezzogiorno è metterle nella condizione di dimostrare il loro valore potendo finalmente competere ad armi pari. Questo si fa solo con investimenti duraturi, seri, che possono combattere le troppe disparità che abbiamo vissuto in questa nazione".