Era ricoverato da tempo in una clinica romana e le sue gravi condizioni non lasciavano ormai molte speranze. Per Alberto Bevilacqua, giornalista e scrittore che ha segnato un’ epoca,  la vita ha avuto termine all’età di 79 anni. Si è spento nella notte tra domenica e lunedì in una clinica romana, a causa, sembrerebbe, di un arresto cardiocircolatorio. Saranno, infatti, i risultati dell’autopsia disposta dal magistrato su richiesta della sua compagna da oltre dieci anni, Michela Miti, ex attrice e scrittrice, ad accertare i motivi del decesso. 

Alberto Bevilacqua era nato a Parma nel 1934 e da giovanissimo si era trasferito  a Roma, dove  si è svolta tutta la sua carriera di giornalista, scrittore, poeta, regista e sceneggiatore. “La mia vita è tutta impostata sulla narrativa”, amava precisare. Innumerevoli le sue opere, tra cui Il viaggio misterioso, La scandalosa giovinezza, Il curioso delle donne, La grande Giò, I sensi incantati, L’eros, Gli anni struggenti, Lui che ti tradiva, La camera segreta, Roma Califfa.

Tanti i premi ottenuti da Alberto Bevilacqua: premio Campiello (1966), premio Strega (1968), premio Bancarella, (1972), premio Bancarella (1991, premio Stresa di narrativa (2000), premio Nazionale Letterario di Pisa (2011).