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Nella puntata di oggi del programma Tagadà, su La 7, il giornalista de La Stampa Federico Geremicca ha raccontato di essere arrivato nell’Isola: “Da due giorni sono arrivato in Sardegna, ho dovuto fare delle pratiche infinite per venire in Sardegna, chiedere autorizzazione al presidente della Regione, sottoscrivere un modulo e sono in quarantena. Io adesso ricomincio qui in Sardegna due settimane in quarantena".
"Il punto qual è? Sono stato avvisato che la gente ti guarda male, cioè la gente è ancora preoccupata - spiega il giornalista -. Quando vede arrivare nel suo paesino un… lo chiamano forestiero, dopo due mesi chiusi, con navi bloccate, ti guardano male perché o tu sei venuto e non stai rispettando la quarantena o tu sei venuto diciamo illegalmente. Tutto questo per dire che questa insofferenza, che io capisco, non ci deve impedire di vedere quello che sta succedendo intorno a noi, anche fuori dall’Italia. Se io penso a che cosa sta accadendo in Brasile in queste ore, in Inghilterra, negli Stati Uniti dove il presidente considera un onore ansare verso i centomila morti, allora il problema è ancora aperto. Attenzione noi dal 3 giugno riapriamo le nostre frontiere senza obbligo di quarantena. Ora, naturalmente, la vita deve riprendere, ma con qualche accortezza”.
Ricordiamo che la quarantena, come anche da disposizioni nazionali sugli spostamenti da Regione a Regione, è prevista fino al 2 giugno.
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