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L’Istituto Tecnico Commerciale “S. Satta”, il Liceo Classico "G. Asproni" e la Comunità Alloggio per Minori “Il Mandorlo” di Nuoro hanno ospitato la Polizia di Stato per la presentazione della Giornata internazionale dei Bambini Scomparsi, campagna di informazione e di sensibilizzazione, promossa in ambito nazionale. L’iniziativa ha avuto lo scopo di condividere con gli adolescenti ed i giovani le tematiche care alla Polizia di Stato sui disagi minorili, illustrando in particolare le possibilità per i ragazzi di contattare, anche in forma anonima, la Polizia di Stato e segnalare situazioni di difficoltà legate ad episodi di bullismo, cyberbullismo, stati di abbandono, disagio familiare e violenza di genere. L’iniziativa ha interessato anche alcuni istituti ubicati nei Comuni di Gavoi, Lanusei, Macomer, Ottana, Siniscola e Tortoli.
"E’ stato prescelto l’ambito scolastico - spiega la Questura di Nuoro - quale canale più immediato per raggiungere il maggior numero di giovani con cui affrontare il tema, quanto mai attuale, della violenza. Davanti ad una attenta platea di studenti, con il rispetto dei protocolli di sicurezza sanitaria, i poliziotti hanno illustrato i contenuti dell’iniziativa e consegnato pieghevoli e segnalibri contenenti consigli utili ed informazioni relative alla giornata internazionale in parola ed ulteriore materiale inerente la nota campagna Questo non è amore”.
Gianfranco Piscitelli, presidente dell'associazione Penelope Scomparsi Sardegna, spiega: "Sono frequenti i casi di minori che si allontanano da casa con l'intenzione di suicidarsi: prima riusciamo a rintracciarli meglio è. A volte purtroppo non si riesce a fare in tempo nonostante la macchina si metta in moto da subito, coinvolgendo le forze dell'ordine, gli esperti come criminologi e psicologi in grado di capire prima degli altri quali siano i propositi del minore, e i volontari. A volte basta un dettaglio, uno sguardo nella cameretta del ragazzo, un post sui social per capire quale sia l'origine del problema e orientare le ricerche in quella direzione".
Per quanto riguarda gli adescamenti in rete, spiega l'avvocato Piscitelli, "tra le vittime prescelte le ragazzine dai 14 ai 16 anni che finiscono all'interno di giri di prostituzione o cooptate all'interno di sette molto pericolose". I ragazzi, invece, qualora si imbattano in un leader capace di plagiarli "non vogliono tornare indietro, mostrano segni evidenti di disagio psicologico da affrontare con estrema cautela. Si ribellano, vanno gestiti con attenzione".