Domani, martedì 11 aprile, in occasione della Giornata Nazionale del Mare, la Marina Militare aprirà le sue basi alla popolazione, per sviluppare in grandi e piccini la cultura del mare e valorizzarlo come elemento di grande valore culturale, scientifico ed economico, dai traffici marittimi alle risorse sottomarine.

Per l’occasione il Comando Marittimo Autonomo Ovest aprirà le porte per il libero ingresso alla popolazione seguendo il programma sotto riportato:

Cagliari - Visite guidate alla Base navale dalle ore 09:00 alle ore13:00;

Visite guidate a bordo di nave Sirio, ormeggiata al molo Ichnusa, dalle ore

09:00 alle ore 12:30 e dalle ore 14:30 alle ore 17:00;

Visite guidate a bordo del Rimorchiatore Portuale 116, ormeggiato al molo

Bergamini, passeggiata a mare fronte Base Navale, dalle 09:00 alle

13:00.

Carloforte - Visita guidate al Faro di Capo Sandalo, dalle ore 09:00 alle ore 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00.

Arbatax -Visite guidate al Faro di Capo Bellavista, dalle ore 09:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00.

Dopo quasi tre millenni, il futuro dell’Italia continua a dipendere fortemente dal mare e dalle opportunità che esso offre.

Il mare è vita, benessere, prosperità e progresso per l’Italia, Paese che si protende sul mare con i suoi 8.000 chilometri di coste e che dipende fortemente – in ragione della sua economia prettamente di trasformazione – dall’approvvigionamento di materie prime (90%), di risorse energetiche (80% del petrolio e 57% del gas) e dal trasferimento via mare delle proprie esportazioni (55%). L’insieme delle attività dell’economia del mare italiana (blue economy) rappresenta una componente determinante per l’intera economia nazionale e, nel 2018, è arrivato a produrre 46,7 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 3 per cento del prodotto interno lordo complessivo.

I dati soprariportati sono solo alcuni tra quelli che possono dare un’idea della valenza del mare per l’Italia, una penisola che si protende nel cuore del Mar Mediterraneo – che costituisce una vera e propria cerniera di tre continenti (Europa, Africa, Asia) – che pur rappresentando solo l’1% della superficie acquea globale è interessato dal 20% del traffico marittimo mondiale (25% del traffico container), che sale al 30% per quanto riguarda il petrolio e al 65% per le altre risorse energetiche comprese quelle trasportate dai gasdotti sottomarini. Il Mediterraneo è inoltre il centro geografico, geopolitico ed economico di una serie di arterie digitali formate da cavi che scorrono sott’acqua e attraverso cui transita quasi tutto il traffico internet mondiale.