Per celebrare la giornata nazionale dedicata ai disturbi dell'alimentazione, che si terrà martedì 15 marzo, Casa Emmaus Società Cooperativa Sociale organizza nelle scuole del territorio una giornata di laboratori con gli studenti delle scuole primarie di primo e secondo grado. L'obbiettivo è promuovere l'importanza della sana e corretta alimentazione, a partire dai più piccoli, soprattutto a seguito della pubblicazione degli ultimi studi dedicati all'incidenza del problema sui giovanissimi.

La pandemia ha infatti messo a dura prova la salute mentale dei giovanissimi. Dall'arrivo del Covid, infatti, l'incidenza di depressione e ansia fra gli adolescenti è raddoppiata e sono aumentati i disturbi alimentari. A lanciare l’allarme sono diversi studi portati avanti in questi mesi da associazioni di pediatria, psicologia e dei genitori.

Il Congresso nazionale della Società Italiana di Neuro-Psico-Farmacologia (Sinpf) ha pubblicato sul tema un’ampia analisi a fine gennaio su Jama Pediatrics. La ricerca ha rivelato che circa il 16% degli adolescenti vive oggi il cibo come un "problema", con relativo rischio di disturbi alimentari come anoressia o bulimia. I giovani  che non fanno colazione e oltre uno su quattro ha la pessima abitudine di saltare i pasti principali della giornata. Per gli esperti è ragionevole credere che questo atteggiamento di disagio sia stato acuito dalla solitudine prolungata dei periodi di lockdown e, più in generale, dalle varie restrizioni che limitano e impoveriscono le relazioni sociali, con evidenti impatti negativi sulla psiche degli adolescenti.

Consapevole di questa situazione Casa Emmaus ha inserito il supporto alle famiglie, anche attraverso i laboratori dentro le scuole, tra le attività ordinarie. L'impegno della cooperativa con gli studenti va, infatti, oltre le giornate ufficiali. Grazie ai progetti contro la povertà educativa portati avanti negli ultimi tre anni sono stati diversi gli Istituti Superiori in tutta la Sardegna, dove la psicoterapeuta e coordinatrice della struttura Lo Specchio, Fabrizia Falco, con il supporto della nutrizionista Vanessa Labella, ha portato avanti laboratori e workshop dedicati alla sensibilizzazione.

Casa Emmaus Cooperativa Sociale, da oltre 30 anni impegnata nel settore socio-sanitario, gestisce l'unica struttura residenziale accreditata in Sardegna per la cura delle persone affette da disturbi dell'alimentazione, denominata "Lo specchio" dove state accolte fino ad ora circa 50 persone, provenienti da tutto il territorio nazionale e con un'età compresa tra i 13 e i 50 anni.  

Per la presidente di Casa Emmaus Società Cooperativa Sociale Giovanna Grillo: "Quando pensiamo al dolore dell'altro ci avviciniamo, ma quando lo guardiamo davanti a noi o quando ci colpisce personalmente sappiamo riconoscerlo e ci scuote forte l'anima. Così è stato per noi il disturbo alimentare, non avevamo ascoltato davvero le urla di dolore che quei corpi sfiniti ci comunicano continuamente. È un dovere etico e umano occuparsi di prevenire e curare questo dolore. Noi ci stiamo provando".