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Si è tenuta ieri a Fertilia, la celebrazione per il “Giorno del Ricordo”. Ad aprire l’evento la Messa celebrata da Monsignor Mauro Maria Morfino, Vescovo della Diocesi di Bosa-Alghero.
Subito dopo si è radunato il corteo che dal sagrato della Chiesa del Sacro Cuore e di San Marco si è diretto all'obelisco del Leone di San Marco e al Monumento del Cristo delle Foibe, per deporre delle corone d'alloro.
Alla cerimonia era presente anche il Presidente del Consiglio regionale, Michele Pais:
“Tanti innocenti, colpevoli solo di essere italiani, conclusero tragicamente la loro esistenza nei durissimi campi di detenzione, uccisi in esecuzioni sommarie e gettati vivi nelle profondità delle foibe”, queste le sue parole.
“Ma la tragedia delle popolazioni italiane – rimarca Pais – non si esaurì in quei barbari eccidi: l’aggressività del regime comunista costrinse migliaia di italiani ad abbandonare le proprie case e le proprie terre, mentre nello Stivale una certa propaganda legata al partito comunista dipingeva gli esuli come traditori, come una massa indistinta di fascisti in fuga”.
“La guerra fredda, con le sue durissime contrapposizioni, – conclude – fece cadere una ingiustificabile cortina di silenzio sugli orrori commessi contro gli italiani istriani, dalmati e fiumani, aumentando le sofferenze degli esuli, cui veniva così precluso perfino il conforto della memoria. Solo la paziente e coraggiosa opera di ricerca storiografica, ha fatto piena luce sulla tragedia delle foibe e sul successivo esodo, restituendo questa pagina strappata alla storia e all’identità della nazione”.