Gli amici di Gian Mario Mura, il 23enne di Porto Torres morto di meningite in Trentino, hanno dato il via a una colletta per aiutare la famiglia a sostenere le spese del trasporto della salma dalla penisola.

Nell'attesa di ulteriori esami sul corpo, non si conosce ancor la data del rientro. La città, comunque, sta sostenendo la famiglia in questo duro momento.

"Sono commossa da tanta solidarietà - afferma la sorella del giovane, Manuela - e lo sono anche mio padre e mia madre, che ringraziano tutti per il calore ricevuto in questi tristi giorni".

Il ragazzo lavorava da un anno in una lavanderia industriale di Torbole (Trento). Attorno al 10 marzo aveva avvertito un malessere crescente, recandosi autonomamente al pronto soccorso di Arco e venendo rimandato a casa per due volte. Il tampone per il coronavirus aveva dato esito negativo. Dopo dieci giorni di agonia è morto nella sua abitazione, da solo. Adesso gli inquirenti indagano per capire se sia stato fatto tutto il necessario per assisterlo.