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Lo spopolamento è una delle piaghe che colpisce la nostra Società. Un tema, questo, sempre al centro dell’agenda politica, ma anche di incontri pubblici per discutere su quali siano i rimedi per evitare la scomparsa di molti piccoli centri.
Cheremule, un paese di poco più di 400 abitanti, ha ospitato, nella giornata di ieri, un incontro promosso dall’Associazione Culturale Tradizioni Popolari, dall’Amministrazione Comunale e dal Banco di Sardegna, dal titolo “Nel mio paese vivo bene ma…”. Un titolo esemplificativo che dimostra come, in queste piccole realtà stia diventando difficile crearsi una famiglia e trovare un posto di lavoro. Un ruolo attivo potrebbe essere svolto dai giovani e sono stati proprio loro i protagonisti della giornata.
All’evento, moderato dal giornalista Pier Giorgio Pinna e aperto dai saluti iniziali di Giovanni Pala e del Sindaco Salvatore Masia, hanno preso parte le classi quarta e quinta dell'istituto Tecnico Commerciale di Thiesi (indirizzo turistico) che hanno presentato i loro progetti turistici.
Non potevano mancare i ragazzi della locale Consulta giovanile che, per l’occasione, hanno preparato una relazione dal titolo “Cheremule gioiello del Meilogu”. L’elaborato è stato strutturato in due parti: nella prima, curata da Simone Giuliani, viene spiegato il “Modello Consulta”; nella seconda, Maria Pittalis ha illustrato i siti archeologici presenti nel territorio comunale e le soluzioni applicabili per la loro valorizzazione.
Inoltre, è stato presentato il libro di Francesco Cosso, Niccolò Fenu e Matteo Lecis Cocco-Ortu “Spop-Istantanea dello Spopolamento in Sardegna” in cui, attraverso informazioni grafiche, testi, fotografie e mappe geografiche, viene fatto un excursus sulle problematiche dello spopolamento attraverso una serie di tematiche, come la cultura e l’economia.
Interessanti anche gli interventi dell’archeologa Antonietta Boninu, che ha fatto una panoramica dei siti archeologici presenti nel Meilogu, e del giornalista e scrittore Giacomo Mameli, che ha rimarcato il ruolo attivo, all’interno delle piccole comunità, degli antichi mestieri come quello del fabbro e del falegname, di Benedetto Meloni (Docente di Scienze economiche-Unica) e dell’economista Ferdinando Buffoni.
Anche Emiliano Deiana, (Presidente dell’Anci Sardegna) ha voluto porre al centro del suo intervento il fatto che i giovani debbano avere un ruolo attivo per evitare la piaga dello spopolamento.
Antonello Arru e Giuseppe Cuccurese, rispettivamente Presidente e Direttore Generale del Banco di Sardegna, hanno risposto alle domande dei ragazzi e come la loro banca possa aiutarli nell’apertura di un’attività o nella promozione di progetti. Al termine, è stato offerto un rinfresco.