A Sorgono i numeri emersi dai risultati delle elezioni amministrative di domenica scorsa non lasciano spazio a interpretazioni: Giovanni Arru, è stato eletto sindaco con 789 voti contro i 372 ottenuti dallo sfidante, Vincenzo Rodi, staccato di 417 preferenze su 1161 votanti.

Cinquantanove anni, da 35 sindacalista e operatore del patronato Inca Cgil, Arru guida un gruppo di giovani motivati che si dicono pronti a mettere in campo le loro professionalità per il bene del paese.

«Abbiamo vinto - dice il neo sindaco - grazie alla chiarezza e all'umiltà con cui ci siamo proposti, doti che di fatto ci contraddistinguono nella vita di tutti i giorni. Per il mio gruppo è di fondamentale importanza il rapporto con i cittadini. La nostra dovrà essere un'amministrazione propensa all'ascolto». 

SERENITÀ RITROVATA Prima di esporre gli obiettivi da centrare nell'immediato, Giovanni Arru riconosce il lavoro fatto dal suo predecessore,Vittorio Mocci: «L'amministrazione uscente è riuscita a placare gli animi e a ricucire il rapporto con i cittadini logorato dalla rissosità del passato. Tra il Comune e la comunità c'era una gravissima frattura che per fortuna Mocci è riuscito a ricomporre: è questa una delle “grandi opere” per Sorgono realizzata dal mio predecessore. Su questa base e in questa direzione lavoreremo per il futuro. Negli ultimi anni sono stati chiusi troppi presìdi fondamentali per il territorio e noi siamo pronti a batterci non solo per garantire i servizi, ma anche per difenderli e rinforzarli ulteriormente». 

GLI SCONFITTI Vincenzo Rodi non nasconde un pizzico di delusione per la sconfitta che neanche il sottosegretario ai Beni culturali Francesca Barracciu (eletta in minoranza con 88 preferenze) è riuscita a limitare nelle proporzioni.

«Ci siamo rimasti male - commenta lo sconfitto - perché non pensavamo a un risultato simile. Abbiamo avuto poco tempo a disposizione per spiegare ai sorgonesi il nostro programma. Ora siamo pronti a fare un'opposizione finalizzata al controllo e allo stimolo sempre nell'ottica di operare solo ed esclusivamente per il bene del paese. A fine scrutinio con il sindaco Arru ci siamo abbracciati. Sono orgoglioso di aver contribuito a portare avanti una campagna elettorale nel pieno rispetto delle parti opposte».