Per gentile concessione di Daniele Maoddi, che ringraziamo, e con il consenso del diretto interessato, pubblichiamo la risposta del giornalista del TG1 Alessio Zucchini, al centro delle polemiche scaturite in seguito al servizio trasmesso in occasione del Giro d'Italia che ha toccato anche Orune nel suo lungo percorso.

“Gentile Daniele, in questi giorni ho ricevuto tanti messaggi, la maggior parte molto aggressivi. Non ho risposto a nessuno. Non è mio costume perché sto a sentire chi ha qualcosa da dire, anche una critica. Lo faccio a lei perché ho apprezzato il tono educato e la pacatezza nell'esprimere la sua opinione, che rispetto.

Mi lasci soltanto fare alcune precisazioni. Durante il passaggio del Giro in Sardegna ho fatto tre servizi, tanti quante le tappe. Ho raccontato la caparbietà e la grinta di una signora di 87 anni, un tempo campionessa di rally, e la bellezza della sua Alghero. La grande generosità dei giovani pastori che non lasciano la loro terra nonostante le difficoltà ma che anzi aiutano i loro amici umbri colpiti dal terremoto (anche io sono umbro). Ho parlato dei loro problemi con il latte che viene pagato sempre meno. La Sardegna è una terra meravigliosa e i sardi gente di cuore ma non c'è solo questo. E non mi riferisco a qualche cartello bucherellato dai proiettili, parlo di un ragazzo di 18 anni ucciso a fucilate alla fermata dell'autobus. Questo non si può dimenticare. È doveroso ricordarlo, perché non si può parlare solo del bel mare, dell'ottima cucina o del sole che splende. Io sto raccontando l'Italia del Giro e non la corsa ciclistica e l'Italia, purtroppo, è anche questo. Spiace se qualcuno si sia sentito offeso, non era mia intenzione. Spiace soprattutto che di quel servizio rimanga solo un cartello preso a fucilate e non gli splendidi murales di Orgosolo. Un caro saluto. Alessio".

 

 

 

 

 

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