Il tribunale del Riesame ha respinto il ricorso dell'avvocato difensore di Giulio Lolli contro l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Roma. Il 54enne imprenditore romagnolo, che gestiva la Rimini Yacht, è accusato di terrorismo. Per l'avvocato Antonio Petroncini mancano gli indizi di colpevolezza.

Per la difesa l'imprenditore non avrebbe mai fatto parte dell'organizzazione dei Thuwar di Bengasi, come contestato dal giudice, ma dei Thuwar di Tripoli per i quali "si era occupato con la sua barca di svolgere alcuni servizi in mare".

Per il legale di Lolli, l'indagato "risponde quello che ha sempre risposto, che è un'accusa assolutamente infondata. Di lui si può dire di tutto ma non che sia un terrorista".

Domani, presso il carcere di Regina Coeli, è previsto un nuovo interrogatorio nell'ambito dell'inchiesta sulla maxi-truffa di yacht, fronte sul quale "Lolli non ha mai negato di avere alcune responsabilità - ancora l'avvocato - Non tutte le accuse mosse a suo carico sono fondate ed è giusto che si faccia una cernita accurata".

Nei giorni successivi all’interrogatorio il 54enne verrà trasferito nel carcere nuorese di Badu 'e Carros.