"Non doveva prendere quel treno, solitamente si spostava in aereo. Ieri ha preso quel treno per non arrivare tardi a un appuntamento di lavoro dopo aver perso l'aereo che lo avrebbe portato a destinazione. Una tragica fatalità che gli è costata la vita".

Lo raccontano alcuni compaesani di Ittiri di Giuseppe Piras, l'italiano tra le vittime del deragliamento del treno in Usa. Pochi minuti prima di salire su quel treno Giuseppe Piras aveva parlato al telefono con il padre Luigino.

"Aveva telefonato per dire che era arrivato e che stava per salire sul treno - racconta con dolore lo zio, Filippo Piras - ha detto che era di fretta e che lo avrebbe richiamato più tardi. Purtroppo non ha più telefonato. Ha provato il padre a chiamarlo più volte e non ha mai risposto".

"Era molto soddisfatto del suo lavoro - aggiunge lo zio - era un giovane che si dava da fare. Siamo sconvolti".

La conferma della notizia è arrivata dal console generale di Filadelfia, Andrea Canepari. Dopo una serie di controlli con la Polizia locale e con gli ospedali in cui sono stati ricoverati gli oltre 200 feriti è purtroppo giunta la conferma: Piras era sul treno ed è tra le sette vittime dell'incidente.

A comunicarlo ufficialmente al console italiano è stato il sindaco di Filadelfia, Michael Nutter. L'identificazione è stata resa possibile grazie ad una fotografia della vittima inviata da un amico di famiglia.