PHOTO
Gli indumenti raccolti dalla Caritas che assiste sia famiglie indigenti della Sardegna che i migranti di recente sbarcati numerosi nell'isola, venivano dirottati altrove per poi essere venduti.
E' questa l'ipotesi alla base del sequestro preventivo eseguito stamane dal nucleo investigativo regionale del Corpo forestale che, su delega del pm Guido Pani della Dda di Cagliari, ha posto i sigilli a un tir pronto a imbarcarsi al porto di Cagliari.
Sul mezzo erano stipate decine di tonnellate di vestiti, raccolti dalla Caritas da diversi comuni sardi tra cui Cagliari, Oristano e Nuoro, che stavano per lasciare l'isola ed essere commercializzati in Italia e forse anche all'estero.
Stando a quanto trapelato dallo stretto riserbo investigativo, l'inchiesta - aperta per traffico di rifiuti - conterebbe gia' quatto indagati. Saranno ora gli accertamenti degli inquirenti a stabilire la fondatezza delle ipotesi per poi risalire alle eventuali responsabilita'.
Di certo c'e' che proprio nel corso dell'anno appena trascorso gli appelli alla solidarieta' erano stati frequenti soprattutto in considerazione dei numerosi sbarchi di migranti nel porto del capoluogo sardo.
Nel corso del 2015 Cagliari ha accolto oltre cinquemila stranieri salvati al largo delle coste libiche, oltre a quasi 200 arrivati con dei barchini di fortuna nel Sulcis.