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Lo sgombero, reso obbligatorio da una sentenza del Tar dopo una serie di problemi che per il Comune di Cagliari si stavano protraendo da tempo, era stato programmato per l'11 marzo scorso ma a complicar le cose si è messa di traverso la pandemia del Covid-19 che, per ovvie ragioni di sicurezza e cautela, ha indotto l'Amministrazione civica a rinviare lo spostamento degli occupanti della Scuola di via Zucca a Pirri.
Poi la sorpresa, con la Scuola lasciata così, spontaneamente da tutti gli occupanti, come se niente fosse. E, al suo interno, polvere, ratti, e desolazione.
Le decine di persone che vi si erano stabilite si lasciano ora alle spalle un'esistenza trascorsa tra camere da letto e bagni di "lusso" (con rubinetteria d'ottone e sullo sfondo i mosaici alle pareti), in quelle ex aule scolastiche, palestre, sala mensa e terrazze.
“Luoghi pubblici nei quali mani anonime hanno saldato grate, murato varchi, apportato altre modifiche con una sorta di edilizia fai-da-te”. E realizzato anche una specie di oscuro canile “del tutto fuori legge”, non normato e dunque né autorizzato.
Le motivazioni di questo "abbandono spontaneo" sono state illustrate durante la riunione organizzata in video-conferenza a Palazzo Bacaredda dal Presidente Marcello Polastri, alla guida della Commissione Patrimonio e Sicurezza del Comune di Cagliari, su invito della Vice-presidente Anna Puddu.
In audizione è stato convocato l'Assessore alla Sicurezza Paolo Spano che ha ribadito di come "in questa faccenda della Scuola via Zucca, il Comune ha fatto, a pochi mesi dal suo insediamento, tutti gli interessi dell'Amministrazione civica e della collettività, risolvendo un problema atavico e peraltro in modo indolore, specialmente per gli occupanti abusivi, ripristinando quindi la sicurezza a tutela di tutti”.
Intensa e poco gloriosa è la storia delle occupazioni nell'edificio scolastico di via Zucca. Lo stabile, conta una sessantina di ambienti che sono stati trasformati negli ultimi 6 anni in alloggi "di fortuna", da gruppi di persone in apparente stato di difficoltà economica.
“L'Amministrazione comunale infatti, a seguito dell'ordine di rilascio dello stabile, ha interrotto le forniture idriche ed elettriche che, si badi, erano totalmente a carico del Comune e quindi dei contribuenti tutti". “Peraltro nel vedere le immagini del degrado, scattate dai tecnici comunali, è come se emergesse che quando tutto è libero e gratis - conclude Polastri - hi se ne frega, se a pagare, sia pantalone”.
Non è un caso se stabile siano stati stati deliberatamente installati numerosi depositi di acqua, tantissime stufe elettriche, e chi ha occupato non si sia neanche fatto mancare il lusso di avere un'asciugatrice, parrebbe per famiglia.
Non un lusso, certo, bensì una comodità sempre a spese dei contribuenti".
E' emerso che oltre ai danni incalcolabili subiti dalla Scuola, durante le occupazioni, tra interventi di piccola ma invasiva edilizia che non è stata certo autorizzata dall'Amministrazione Truzzu, nella Scuola di via Zucca hanno vissuto circa una trentina di persone: famiglie, giovani coppie ed anche tanti animali, sia cani che gatti.
L'ordine di rilascio dello stabile, emesso dal Comune, al quale avrebbe potuto fra seguito uno sgombero che, di fatto, non è stato eseguito in quanto gli occupanti hanno rilasciato volontariamente l’immobile. Procedura di sgombero, dunque, né programmata e ancor meno posta in essere, bensì la sola emissione di un Ordine di rilascio ex. Articolo 823 del Codice Civile.
E’ scritto tutto nero su bianco nella relazione dell'ingegner Roberto Trudu, che nel corso della riunione ha depositato le immagini della vergogna, di quanto è stato fatto lontano da occhi indiscreti.
Le istantanee mostrano i danni incommensurabili subiti dalle aule scolastiche, con la palestra e la sala teatro trasformate in luoghi zeppi di sporcizia, varchi murati, che si aggiungono ai "materiali abbandonati" e a una miriade di escrementi di cani e di gatti, in locali poco arieggiati e scuri, perché al chiuso. “E’ questo un atto di civiltà, per uomini e animali, anche a tutela degli occupanti stessi ed è una conquista di un’amministrazione che appena insediatasi, sta risolvendo tantissimi problemi del capoluogo” esclama entusiasta Marcello Polastri.
A dimostrare lo stato di precarietà nella quale in tante famiglie vivevano ancora l’altro ieri, dal lontano 2014, un vero e proprio tappeto di sporcizia, elle aule della scuola, e di escrementi animali. Le mattonelle, un tempo lucide e che avrebbero dovuto accogliere il passo di alunni e docenti, sono impregnate di una sostanze nauseabonde e l’aria si fa pesante in quei giacigli improvvisati.
“Nell'edificio, anche una donna novantenne che, grazie al Comune, nel mese di febbraio scorso e grazie agli assistenti sociali è stata fatta visitare e ricoverata, e che oggi sta bene. Poteva essere mia nonna e viveva in un modo del tutto surreale” il Presidente della Commissione Marcello Polastri.
E’ inoltre emerso che oltre ad alcune persone, sono stati soccorsi i loro amici a quattro zampe. Alcuni degli animali, con l'abbandono dello stabile, "sono stati accolti dal personale del Canine comunale di via Po" ha precisato l'Assessora Paola Piroddi, rispondendo alle domande formulate in video conferenza dai commissari presenti.
"Per fortuna, comunque, tutti gli occupanti, sono andati via di loro spontanea volontà" ha detto l'ingegner Trudu, complice, in questo caso,
Tra gli ex inquilini della Scuola, è stato detto durante la riunione, c’è stato anche chi non ha fatto mancare poche infondate rimostranze: ad esempio il voler recuperare materiale che, è stato poi scoperto, "era stato abbandonato da anni".
"Si chiude ora, dopo lunghi anni, un capitolo poco allegro della nostra storia cittadina. Intatti, in questa faccenda di via Zucca - conclude Marcello Polastri - il Comune ha fatto tutti gli interessi dell'Amministrazione civica”. Per l’Assessore Paolo Spano “ è così, il Comune ha risolto un problema atavico e in modo indolore per tutti, ripristinando la sicurezza a tutela di tutti i cittadini”.
“Il Comune - ha ribadito l’Ingegner Trudu - non ha proceduto a nessuna esecuzione e le persone sono state accompagnate verso soluzioni abitative legali diverse a quelle precedenti, nessuna persona è stata sfrattata. L'edificio è stato rilasciato volontariamente da tutti gli occupanti. La soluzione più economica, ora per il Comune, è la demolizione dell’immobile. Infatti la soluzione migliore sarebbe quella della Scuola, come previsto nel PRG. Si sta ora definendo quale sarà il valore effettivo del terreno” .