PHOTO
Il dietro le quinte dei due concerti di Vasco Rossi a Cagliari, che il 18 e il 19 giugno scorsi hanno attirato oltre 50 mila spettatori e messo sotto scacco la città per le imponenti misure di sicurezza adottate, è descritto con un incubo dagli organizzatori di Sardegna Concerti.
Il 'cahier des dole'ances' della società cagliaritana referente della Live Nation Italia, produttore del tour del cantautore, e' contenuto nel dettaglio in una lettera che il responsabile Massimo Palmas ha scritto al neo sindaco Paolo Truzzu. In cima alle doglianze c’è la Fiera, contatta dagli organizzatori fin dal settembre 2018.
"Tutto sembra procedere per il meglio finche', a poche settimane dal concerto, la Fiera ha rinnegato gli impegni presi e cercato di 'far cassa' a spese dell'evento", segnala Palmas, per poi passare a contestare le misure di sicurezza "in moti casi inutili e sproporzionate" che "generano costi elevati a seconda della collazione dei siti".
E la Fiera, vicino al centro città, rientra in pieno fra quelli piu' impegnativi.
"Alcuni membri del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico hanno ritenuto di 'forzare' le proprie prerogative, imponendo misure spropositate, come per esempio", accusa Sardegna Concerti, "la presenza di un presidio medico avanzato e ben 13 ambulanze medicalizzate, costringendo l'organizzatore a una spesa imprevista di circa 17.500 euro. Una misura vessatoria, perché' ben al di sopra dei minimi fissati dalla legge". Palmas se la prende poi col Comune di Cagliari: per consentire il parcheggio dei 70 Tir al seguito della produzione nell'area dell'ex Arena Grandi eventi, l'amministrazione aveva inizialmente chiesto un canone d'affitto di 8.500 euro piu' Iva, per poi ritirare la richiesta su intervento del commissario prefettizio. Ma nel frattempo - segnala Sardegna Concerti - il danno con Live Nation era fatto: secondo quanto riferito da Palmas, nello staff ha avuto la sensazione di "essere oggetto di una vera e propria persecuzione", impressione che "ha girato per mezza Italia, presso le piu' importanti agenzie di spettacolo, contribuendo a diffondere l'immagine di una comunita' ostile agli eventi".
Poi c'e' il famoso regolamento del 12 giugno scorso, gia' balzato all'onore delle cronache per i circa 7.500 euro chiesti dalla polizia municipale agli organizzatori del Sardegna Pride come contributo alle spese di gestione della sicurezza durante il corteo. Palmas lo definisce "contro i grandi eventi, tanto e' assurdo e autolesionista per una citta' che vorrebbe vivere di turismo".
Per il Pride il neo sindaco e' intervenuto per sospendere l'applicazione della norma, considerato che l'evento del 6 luglio non e' a fini di lucro. Ma per eventi come il concerto di Vasco Rossi, che prevede un biglietto d'ingresso, Palmas riferisce che i costi per gli organizzatori saranno di circa 40 mila euro. Sardegna Concerti, che teme la cancellazione di Cagliari dal circuito dei grandi concerti, e' lapidaria: "L'esperienza del Vasco Rossi Tour ha messo a nudo, come mai prima d'ora la totale mancanza di un'opera di coordinamento e di indirizzo da parte di chi questo ruolo doveva esercitare, ovvero il comune di Cagliari".
"Ci auguriamo", conclude Palmas, molto critico nei confronti della precedente Giunta comunale guidata da Massimo Zedda, "che questo macroscopico 'vuoto' possa essere rapidamente colmato per le future occasioni".