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Circa 107 grammi di infiorescenze essiccate, presumibilmente marijuana, contenuti all’interno di una busta per alimenti, un bilancino di precisione, varie buste e ritagli in cellophane trasparente, la somma complessiva di euro 90, suddivisa in banconote di piccolo taglio e monete, ritenuta provento della presunta attività illecita di spaccio.
Si tratta del materiale trovato in possesso a due giovani di 21 e 20, arrestati in flagranza dalla Polizia di Stato per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Grazia a un’attività info-investigativa, gli agenti del Commissariato di Iglesias erano venuti a conoscenza del fatto che a Gonnesa, in prossimità di un campo di calcetto dell’oratorio parrocchiale frequentato anche da minori, veniva svolta quotidianamente un’attività di spaccio. Nel pomeriggio dello scorso 12 maggio, il personale del Commissariato di Iglesias ha quindi predisposto un servizio di osservazione per individuare le persone coinvolte, anche con l’ausilio di operatori della Polizia Locale, avvalendosi dell’impianto di videosorveglianza comunale.
Gli agenti hanno potuto vedere così che, mentre alcuni minori estranei ai fatti erano intenti a giocare a calcio, arrivava un gruppo di giovani che prendeva posto sulle gradinate site all’interno del campetto. Successivamente, due ragazzi del gruppo si sono spostati verso un simulacro della Madonna, ubicato in un piazzale poco distante e, recuperato un involucro occultato tra alcune rocce presenti nella vegetazione, si sono accomodati su una panchina dove, dopo aver estratto dall’involucro un bilancino di precisione, hanno pesato della sostanza, verosimilmente stupefacente, per preparare le dosi con ritagli di cellophane. A quel punto, gli operatori sono intervenuti bloccando l’attività in corso. I due giovani, dopo essere stati identificati, venivano sottoposti a perquisizione personale, estesa poi al domicilio di entrambi, nel corso delle quali venivano rinvenuti e sequestrati complessivamente:
Entrambi i giovani sono stati tratti in arresto in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e, come disposto la P.M. di turno, il ventunenne, allo stato già messo alla prova e affidato ai servizi sociali nell’ambito di un procedimento penale per fatti analoghi, è stato associato alla casa circondariale di Uta, mentre il ventenne è stato accompagnato presso la sua abitazione agli arresti domiciliari, in attesa della convalida del G.I.P.