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C’è apprensione per il livello dell’acqua nell’invaso del Govossai. Una situazione che ha costretto la Sindaca di Fonni, Daniela Falconi, a prendere carta e penna e inviare una lettera ad Abbanoa e, per conoscenza, la Presidente della Regione, all’Assessore ai Lavori Pubblici, al Comitato dell’Egas, all’Anci e al Cal per manifestare la sua preoccupazione
“Abbiamo constatato in questi giorni, anche attraverso diverse segnalazioni da parte dei cittadini un brusco abbassamento della pressione dell’acqua dalla rete in arrivo”, scrive la Falconi.
“Nonostante le ingenti piogge e le nevicate dei mesi invernali che si sono protratte fino a qualche settimana fa infatti, come peraltro dichiarato da Abbanoa anche in recenti articoli apparsi sulla stampa, al contrario di tutti gli invasi sardi la capienza del Govossai – denuncia la prima cittadina – risulta essere desolatamente basso”.
“Sono ancora ben presenti – aggiunge la prima cittadina – nella memoria degli abitanti di questo territorio, le forti restrizioni a cui ci siamo adeguati con senso di responsabilità e sacrificio lo scorso anno, quando, a causa della siccità abbiamo subito restrizioni e acqua razionata per tutti i mesi estivi. Restrizioni che, con le continue manovre di apertura e di chiusura hanno causato danni alle condotte con notevole aggravio dei disagi ai cittadini e di dispendio di risorse pubbliche”.
“Per questo motivo – si legge nella lettera –, considerando che l’inverno appena trascorso non è stato affatto avaro di precipitazioni manifestiamo tutta la nostra preoccupazione e non vorremmo per l’ennesima volta subire decisioni per le quali non siamo stati minimamente coinvolti”.
“I lavori previsti sulla diga – prosegue la Falconi –, per aumentare la capacità dell’invaso e per la messa in sicurezza della stessa non sono, nonostante le ripetute rassicurazioni, ancora iniziati”.
“C’è, nelle nostre montagne il più grande serbatoio d’acqua dell’isola, acqua che arriva a moltissimi comuni della Sardegna Centrale senza bisogno di nessuna stazione di pompaggio; quel serbatoio – scrive – è la neve, neve che il nostro comune gestisce quasi per intero con fondi comunali e che non sempre sono sufficienti per far vivere alle nostre comunità un evento naturale con la serenità che meritano. E nonostante questo rischiamo anche di pagare con restrizioni e disagi i sacrifici dei mesi invernali”.
A suo modo di vedere “L’invaso oggi è inspiegabilmente semivuoto nonostante i sacrifici che il vivere in montagna ha comportato e comporta. “Per i motivi esposti chiediamo che ci vengano fornite al più presto opportune spiegazioni e rassicurazioni per i prossimi mesi e su come si intenda procedere per i prossimi anni consapevoli – rimarca la Sindaca – che lo sviluppo delle aree rurali e montane passi anche per uno sforzo collettivo, sforzo che queste comunità non sono in grado di sostenere in solitudine”.
“Si chiede, in maniera formale, di conoscere la portata dell’invaso del Govossai, l’attuale livello di invaso, le quantità di acqua che vengono utilizzate e verso quali comunità vengono pompate al fine – conclude – di rendere edotta l’amministrazione e la comunità fonnese delle strategie di Abbanoa Spa per quanto concerne l’utilizzo della risorsa idrica accumulata in un territorio che ricco di acqua e che vive nel paradosso burocratico e senza criterio di subire restrizioni idriche”.