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"Il problema dell'invasione della specie ittica del granchio blu (Callinectes sapidus ) nei nostri mari ha determinato gravi danni economici al comparto della piccola pesca locale, quella pesca già in crisi da molti anni. Come già anticipato in passato l'Onorevole Franco Mula ha sollevato il problema e presentato l'emendamento in oggetto che è stato vagliato e promosso dall'assemblea consiliare in sede di votazione per la legge di bilancio (396/A)". Così in una nota Franco Mula, esponente del gruppo "Il Grande Centro".
"Sono stati quindi stanziati 2 milioni di euro per l'esercizio 2023 e altri 3 milioni per l'esercizio 2024 - fa sapere - destinati al ristoro delle aziende che hanno sofferto i danni sia materiali che economici derivanti dall'invasione del pestilenziale animale. I danni diretti alle attrezzature di pesca e i danni per il mancato guadagno. E' vero infatti che il granchio blu si riproduce ad una velocità di circa tre milioni di esemplari per ogni femmina che depone le uova. Tale mole di popolazione, per nutrirsi, è capace di sterminare decine di specie d'altri pesci presenti nelle lagune e nel mare circostante".
"Era necessario che la Regione facesse la sua parte garantendo un risarcimento immediato al comparto peschiero - prosegue - che in caso contrario avrebbe rischiato di soccombere sotto il peso di una crisi imprevedibile e indotta da cause naturali. Ora l'attenzione è rivolta ai dieci milioni stanziati dal Governo centrale al fine di arginare il fenomeno che si sommano, pro quota, allo stanziamento Regionale".
"Il prezioso e necessario lavoro delle Università coinvolte nella gestione della crisi, infine, punterà a trovare i giusti correttivi ecosostenibili per il contenimento della specie in aree idonee e per trasformare l'invasione del Granchio blu in una risorsa anche di carattere alimentare per l'uomo e per altre specie ittiche", conclude Mula.