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Il Comando Provinciale Carabinieri di Nuoro ha intrapreso dei servizi specifici volti al contrasto del fenomeno della guida in stato di ebbrezza, messi in atto soprattutto nei fine settimana. Nel corso del 2017, i vari Reparti del Provinciale Carabinieri di Nuoro hanno effettuato circa 40mila servizi di pattuglia per il controllo del territorio, sottoponendo al controllo più di 90 mila persone: durante gli specifici servizi, sopra menzionati, le 9 Compagnie del Provinciale Carabinieri di Nuoro hanno denunciato circa 250 persone per il reato di guida in stato d’ebbrezza oltre a sanzionarne amministrativamente altre 30 circa. Anche in questo inizio anno 2018, i controlli effettuati durante il primo bimestre hanno già portato i militari del Provinciale Carabinieri di Nuoro a denunciarne già quasi 40.
“Nonostante il calo generale degli incidenti stradali – spiegano i Carabinieri - verificatesi nel 2017 rispetto agli ultimi anni ad oggi la strada conta ancora troppe vittime la cui causa è da attribuirsi alla guida in stato d’ebbrezza. Proprio per questo motivo, dati i frequenti incidenti avvenuti nelle strade della Provincia di Nuoro, che spesso sono sfociati nel decesso delle persone coinvolte”.
I Carabinieri ricordano quanto previsto dalla normativa vigente per il contrasto di questo illecito: l’articolo 186 del Codice della Strada punisce severamente tale condotta, facendo però una distinzione nella sanzione a seconda del tasso alcolemico che viene di volta in volta misurato (comunque dopo aver effettuato due prove con l’apparato etilometrico in dotazione alle Forze di Polizia e risultate entrambe sempre superiori a 0,5 g/l). In particolare, tale articolo prevede che il conducente di qualsiasi veicolo (tale da ricomprendere anche una bicicletta, per esempio), che sorpreso alla guida con un tasso alcolemico tra lo 0,5 e lo 0,8 grammi per litro è sottoposto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma che va dagli 527 ai 2108 euro, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da tre a sei mesi.
Fatto più complesso se il conducente viene sorpreso alla guida di un veicolo con un tasso alcolemico compreso tra lo 0,8 e l’1,5 grammi per litro: in questo caso la condotta è di rilevanza penale poiché la norma prevede la sanzione dell’arresto fino a sei mesi e l’ammenda da 800 a 3200 euro, oltre alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei mesi a un anno. Ancora più grave da un punto di vista sanzionatorio se il tasso accertato risulterà superiore all’1,5 grammi per litro, poiché è previsto l’arresto da sei mesi a un anno e l’ammenda da 1500 a 6000 euro, oltre alla sospensione della patente di guida da uno a due anni: in quest’ultimo caso intervengono anche altre pene accessorie, ovvero quella della confisca del veicolo se di proprietà del conducente e il raddoppio della sospensione della patente di guida se il conducente è stato denunciato almeno due volte per questo reato nell’arco di due anni.
Si precisa ulteriormente che l’articolo 186 del Codice della Strada prevede anche dei casi specifici di aumento dell’ammenda qualora sia accertato che il reato sia stato commesso dopo le ore 22.00 e prima delle ore 7.00. Quest’ultima specificità della norma deve far riflettere sull’incidenza del fenomeno delittuoso nell’arco orario notturno, che è derivato dai frequenti incidenti stradali mortali degli ultimi anni che, per la loro tragicità, sono state appellate come “stragi del sabato sera” e meglio descritte a inizio articolo.
“Per concludere l’analisi di questo fenomeno – sottolineano i Carabinieri - è utile riferire anche ciò che spesso accade durante l’accertamento da parte dei Carabinieri: è frequente per il militare, nell’espletamento del proprio dovere, sentirsi ripetere da coloro che sono stati sorpresi con un tasso alcolemico oltre il limite consentito dalla legge, l’equivoca frase: ‘mi state rovinando’. Certamente neanche per chi indossa una divisa è piacevole sentirsi dire frasi di questo genere, ma è sicuramente più difficile e doloroso intervenire in quegli stessi orari della notte per incidenti mortali causati dall’abuso di sostanze alcoliche e dover quindi riferire ai familiari dei coinvolti che il loro parente ‘non ce l’ha fatta’: un comportamento così semplice, spesso considerato, con superficialità, irrilevante poiché tutti sicuri delle proprie capacità, può in un attimo risultare fatale ed è per questo che l’Arma dei Carabinieri è chiamata alla prevenzione di così tragici eventi anche grazie al controllo delle condotte scorrette di chi si mette alla guida”.