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Quello degli house concerts è un fenomeno che ha preso piede da anni. Serate private con musicisti che si esibiscono in versione unplugged. L' obiettivo è quello di creare un circuito che si aggiunge ai modi tradizionali di promuovere la musica. Insieme a questa altri artisti e talenti che vogliono farsi conoscere. Un evento casalingo significa la possibilità d'incontrare persone sinceramente interessate, evitando il rischio di esibirsi in locali vuoti o di fronte a un pubblico distratto e poco in sintonia con la propria musica.
Villa Ibba a Cagliari è un esempio, tra altri. Un contesto “intimista” dove l'arte, nelle sue diverse forme è fruibile a tutti, dove la musica si ascolta e si sente. Dalla condivisione del cibo, allo scambio di sensazioni e di contatti, c'è spazio per tutto e per tutti. Quando ti trovi li non è certo per fare presenza, come spesso accade nei locali modaioli. Si va via con qualcosa in più rispetto a quando si è arrivati. E non mi riferisco solo ai manufatti che puoi acquistare direttamente dagli artisti che sono stati invitati ad esporre le proprie opere o creazioni. Anche quelli, certo! Colori e profumi fanno da cornice a tutto il resto. C'è armonia in questo amalgamarsi. Ti senti come a casa in una serata in cui hai invitato i tuoi amici. Questo è ciò che porti via. Un'organizzazione che richiede impegno, lo sa bene “il gruppo di Villa Ibba”. Barbara, Maria Francesca, Monica, Valeria, Veruska, Bruno e Sergio, da anni si occupano di organizzare al meglio questo evento. Ci mettono il cuore e l'intento forte di creare questa atmosfera. Chiacchierando con loro emerge quanto sia difficile, sebbene gratificante, uscire dai luoghi comuni, quelli tipici di chi non sa che da noi ci sono anche queste realtà. Note a pochi, sembrano di nicchia, quasi a contraddire la tanto usata espressione “ in questa città non c'è mai niente da fare”.
Sabato sera è stata la volta di Azzurra Parisi un talento nostrano. La sua voce calda e suadente, accompagnata dalla chitarra di Mauro Laconi e dal cajon di Federica Parisi ha riscaldato l'atmosfera con sonorità soul e r&b. Con i suoi brani, tratti dal suo primo album “Blue Eyed Soul“ e dall'ultimo lavoro in uscita a Gennaio, Azzurra emoziona, lasciando tracce sulla pelle. E' magia! Questo è quello che si respira a Villa Ibba! Per creare l'evento ci si autofinanzia. Non si chiede di “portare gente” piuttosto di diffondere ai più. Tutti devono sapere che la nostra terra è ricca di talenti. Dobbiamo dare loro la possibilità di farsi conoscere più da vicino, d'interagire direttamente con quello che in altri contesti e il loro pubblico. Ma il concert house è anche cultura e attualità. Ieri, l'ospite di eccezione è stato Luchino Chessa, fondatore dell' “Associazione 10 Aprile – “Familiari delle vittime del Moby Prince”. Introdotto dal documentario del giornalista Paolo Mastino “Buonasera Moby Prince”, il figlio del compianto comandante Ugo, è venuto a dirci di non dimenticare. La battaglia per la ricerca del perchè sul più grave disastro della storia della marineria civile italiana, è ancora attiva. Il suo intervento lascia una profonda e pesante riflessione. Nella vita possono verificarsi degli eventi che la cambiano per sempre. Qualsiasi cosa farai niente potrà restituirti la serenità, ancor più quando è presente la rabbia data da una mancata verità. C'è un comune denominatore ad un unirci in questa serata: l'amore. Quello che spinge alla ricerca della verità. Quello che spinge a creare. Quello dell'artista che si rivela con lo sguardo gioioso e luccicante tra le note. Quello che si espande nell'unione tra persone autentiche. Cibo a parte - squisito e per tutti i gusti - a Villa Ibba trovi nutrimento per l'anima. Ma è solo una delle possibili locations perchè altre potrebbero essere le possibilità. Per questo, il gruppo di Villa Ibba si rende itinerante per chi vuole mettere a disposizione la propria casa, villa, giardino o mansarda. https://www.facebook.com/villa.ibba?fref=ts