Oltre duecento giorni in mare, all'inseguimento di un sogno cullato a lungo. Un'avventura che sarà celebrata domani 5 aprile a Porto Torres con il “Giro del mondo a vela, 217 giorni: padre e figlio per gli oceani del mondo”.

L'iniziativa, promossa dal Comune insieme all'associazione Zenit Vela Onitron club, si svolgerà alle 17:30, nella sala Filippo Canu (corso Vittorio Emanuele II, 95) ed è stata pensata per celebrare il decennale dall'incredibile avventura sportiva e di vita che ha visto come protagonisti Piero e Vittorio Fresi, rispettivamente padre e figlio, e la loro imbarcazione a vela Onitron I, costruita nel 1978 nei cantieri navali Orsa Maggiore di Porto Torres.

Tutto inizia il 7settembre del 2008 quando i due partono dal porto di Porto Torres con l'obiettivo di compiere il giro del mondo senza scalo, seguendo la rotta dei clipper. Onitron I percorse l'Atlantico da nord a sud, doppiò il capo di Buona Speranza in Sud Africa, percorse poi l'oceano Indiano lungo i cosiddetti “40 ruggenti” superando tante tempeste, doppiò il capo Leeuwin nel sud dell'Australia e poi si buttò nel Pacifico. Nella notte tra il 4 e il 5 aprile 2009, al 213esimo giorno di navigazione, successe però l'imprevedibile: in una zona chiamata Punto Nemo e situata a metà strada tra la Nuova Zelanda e Capo Horn in sud America, la barca si rovesciò a causa di un'onda, perdendo albero e timone. Il sogno di Piero e Vittorio di completare il periplo del globo si interruppe bruscamente. I due naufraghi, leggermente feriti ma vivi, dovettero poi attendere quattro giorni prima di essere tratti in salvo dalla nave petroliera Hellespont, a 217 giorni dalla loro partenza.

All’evento prenderanno parte il Sindaco Sean Wheeler, la Capitaneria di Porto di Porto Torres e Piero e Vittorio Fresi che racconteranno al pubblico la storia, il progetto del Giro del mondo a vela ed aneddoti e curiosità insieme al giornalista Sandro Macciotta.