Nei giorni scorsi i militari della stazione e della squadriglia di Arzana, con il supporto dei colleghi di Lanusei e dello squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna, hanno ritrovato nelle campagne del paese, in località Sa Tanca, quattro giubbotti anti proiettile completi di protezioni balistiche, in ottimo stato di conservazione.

I giubbotti si trovavano in un secchio che era stato nascosto tra un grande albero abbattuto e un muretto a secco.

Su uno di questi i militari dell’Arma hanno natato un foro di proiettile all’altezza della spalla sinistra, presumibilmente riconducibile ad un conflitto a fuoco.

Il materiale recuperato sarà inviato al RIS di Cagliari, il reparto investigazioni scientifiche dei Carabinieri, per gli accertamenti del caso.

La notte di natale, sempre nelle campagne di Arzana, è stato invece ritrovato un fucile mitragliatore ak 74 di fabbricazione cinese.

I Carabinieri hanno avviato le indagini per risalire ai possessori del materiale utilizzato solitamente per commettere gravi rapine ai danni di furgoni portavalori ed istituti di credito.

Nella medesima circostanza militari hanno anche ritrovato un’anfota romana che è stata opportunamente sottoposta a perizia tecnico scientifica da parte della Soprintendenza di archeologia della Sardegna.

In seguito agli accertamenti, si è scoperto che si tratta di un'anfora tipo Dressel, databile tra il I ed il II secolo D.C. che è stato prodotta nella penisola iberica.

Inoltre, la presenza di incrostazioni diffuse attesta il recupero dell’oggetto dai fondali marini e non è esclusa la provenienza dal lungomare ogliastrino, già luogo di recuperi di anfore di questo tipo.