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Circa 50 cardiopatici dell'associazione "Gli amici del cuore dell'Ogliastra", ieri mattina hanno iniziato lo sciopero della fame e dei farmaci nell'atrio del reparto di Cardiologia dell'ospedale di Lanusei, altri lo stanno attuando nelle proprie abitazioni sparse nei vari paesi d'Ogliastra, dove ci sono circa 1.200 pazienti affetti da questa patologia.
Protestano per la mancata apertura del reparto di Emodinamica nell'ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei, che consentirebbe di gestire le urgenze.
"Stiamo aspettando - spiega il presidente dell'associazione Francesco Doneddu - che la Regione ci faccia sapere qualcosa sull'apertura del reparto collaudato tre anni fa, attivato con soldi della Comunità europea e costato 850 mila euro. Non siamo più disposti a lunghe e faticose trasferte e ad attese snervanti negli ospedali di Nuoro e Cagliari per le urgenze, andremo avanti finché non ci apriranno il reparto e si metterà fine ai nostri disagi".
"Siamo consapevoli - ammette Doneddu - che per noi questo sciopero è molto rischioso ma siamo decisi ad andare fino in fondo. Per quanto mi riguarda ho firmato una dichiarazione in cui faccio sapere che non accetto nessun trattamento obbligatorio di farmaci nel momento in cui starò male".
Una situazione che preoccupa i dirigenti della Asl di Oristano che ieri hanno invitato i malati ad assumere almeno i farmaci obbligatori. Stamattina il sindaco di Lanusei, Davide Ferreli, dopo essere andato a trovare i malati in ospedale, è partito per Cagliari alla volta dell'assessorato alla Sanità.
"Voglio ricordare al presidente Pigliaru e all'assessore Arru - ha sottolineato il primo cittadino - che chi arriva a gesti così eclatanti non scherza, e che serve dare più attenzione a chi da tre anni combatte per la salute e meno promesse non mantenute". Si muove anche l'opposizione in Consiglio regionale.
"La sala di emodinamica - ha ricordato il consigliere di Fi Edoardo Tocco presentando un'interrogazione - rappresenta un presidio fondamentale per i cardiopatici che sollecitano l'avvio di un servizio essenziale per l'ospedale e per l'utenza di un distretto come l'Ogliastra. La Regione dovrebbe assumere un'immediata decisione volta ad inviare medici e infermieri nella moderna sala dell'emodinamica, per evitare che macchinari costosi restino al palo".