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Gli chef stellati presentano le ricette, che decoreranno la kermesse “Golosaria”. Mancano pochi giorni alla celebrazione dell’evento, che rientra tra le interessanti e pregiate iniziative dell’Expo milanese. Alghero e Oliena si incontrano, due mondi apparentemente lontani e opposti. Il mare e la montagna.
L’entroterra e la costa valorizzano un idillio, nato, in poco tempo, su iniziativa delle due amministrazioni cittadine, che si avvalgono della impeccabile collaborazione della zelante società “Galaveras” e del prezioso supporto della fondazione “Meta”.
A rappresentare il borgo del Corrasi, vengono schierati il giovanissimo Federico Lai, (Ristorante “La vecchia Urbino”) con il suo cubo di caprino in crosta di pane d’orzo su vellutata di finocchietto selvatico e pesto di olive monocultivar “nera di Oliena” e Roberto Paddeu, (Botteghe “Frades” di Porto Cervo), che presenta la cordula di agnello sardo accompagnata dal suo paté di quinto quarto, finocchio caramellato, spuma di frughe alla pompia e cips di panedda.
Per la città catalana, invece, Giuseppe Fele (Ristorante Cavour di Alghero) preparerà gamberi al guanciale e miele con coulis fredda di mandorle e bottarga all’olio d’oliva.
Assieme a lui, Pino Pazzola (Ristorante “Il Gobbo” di Porto Torres) realizzerà una prelibata catalana di scampo della riviera del corallo, marinato agli agrumi, emulsione di olio evo, crema di caprino, mandorle tostate, crunch di carasau nero, aromatizzato alle erbette selvatiche.
Le due dimensioni locali si incontreranno, infine, in un delizioso piatto di culurgiones quattro mori, preparati accuratamente da Salvatore Ticca (Ristorante Shardana di Parigi). Impastati con farina di semola rimacinata e nero di seppia, dal ripieno di gambero rosso, profumato dalle erbe del Supramonte e dal caratteristico colore dark.
Ospiti d’onore degli stand lombardi della manifestazione internazionale saranno, d’altra parte, i prodotti del territorio. Qualità, bontà e grandezza di straordinarie realizzazioni di nicchia.
Il borgo del Cannonau metterà in vetrina molteplici esempi di eccellenze gastronomiche, dalle mandorle targate “Hivu”, fino al pane nero “Gicappa” cotto nel forno “Tundu” di Mario Rubanu, dai dolci di Anna P., ai formaggi della cooperativa “Rinascita”, dai vini della Cantina sociale fino all’olio “Ghermanu” di Giuliana Puligheddu, “Callicarpo “ di Luisella Cogoni e il biologico “Jumpadu” di Giuseppe Puligheddu.
La splendida cittadina del corallo, dal canto suo, valorizzerà la presenza di diverse etichette del territorio: l’accademia olearia di Giuseppe Fois, l’olio Corax di Francesco Piras e il San Giuliano di Domenico Manca, nonché l’azienda agricola Ledà d’Ittiri.
<<Golosaria rappresenta certamente e ordinariamente una straordinaria opportunità -sottolinea il sindaco di Alghero Mario Bruno - e lo è ancor di più in coincidenza della decima edizione, abbinata all’esposizione universale. Quale occasione migliore, dunque per scovare e promuovere sublimi angoli del gusto, microcosmi dell’eccellenza, come Oliena e Alghero, così particolari nelle rispettive diversità ma accomunati da apprezzabili punti d’incontro, si pensi all’olio, ad esempio>>.
<<Golosaria darà l’avvio ad un importante trait d’union tra due realtà ricche di tradizione e bellezza. Due mondi apparentemente lontani, messi in comunicazione dalla gastronomia, che possono costruire decisamente tanto insieme>> afferma il sindaco di Oliena Martino Salis.
<<La rete delle città dell’olio ci consentirà nel tempo di estendere il sodalizio ad altri partner” -fa sapere l’assessore a