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I “gas serra” turbano gli imprenditori sardi. Una nuova normativa, infatti, impone l’iscrizione nel registro telematico a oltre 1.000 aziende e professionisti che operano con i “gas fluorurati”.
È questo l’obbligo sull’F-GAS, imposto da un recente Decreto Presidenziale, in attuazione al Regolamento Comunitario, a tutte le aziende e i professionisti che installano, riparano, manutengono e smantellano sistemi e impianti contenenti tali gas.
Le imprese già provviste di certificazione dovranno iscriversi alla “Banca dati gas fluorurati a effetto serra e apparecchiature contenenti gas”, mentre quelle senza certificazione dovranno prima ottenere il “patentino”. Per chi non ottemperasse a questa norma sono previste sanzioni, la cui entità verrà comunicata nelle prossime settimane.
Per aiutare le imprese, Confartigianato Imprese Sardegna ha ha deciso di promuovere 3 seminari gratuiti Il primo appuntamento, per il sud Sardegna, è in programma per lunedì 6 maggio a Cagliari, presso il Caesar’s Hotel (via Darwin 2), alle 17.00. Il secondo,destinato a quelledel centro Sardegna, si terrà martedì 7 a Macomer, sempre alle 17.00, presso la Sala Convegni ex Caserma Mura, viale Gramsci. Per il nord dell’Isola, l’appuntamento è in programma per mercoledì 8 a Sassari, con inizio alle 17.00, presso la Confartigianato Sassari in via Alghero 30.
L’accesso ai seminari, liberi e gratuiti, con adesione anticipata attraverso il sito www.confartigianatosardegna.it, è destinato alle imprese dei settori meccanica, termoidraulica e impiantistica
“Le nuove disposizioni – ha dichiarato Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – mettono la parola fine al lungo iter legislativo sugli F-Gas che si trascinava da anni nell’incertezza sugli adempimenti a carico degli imprenditori che operano su apparecchiature di uso domestico e industriale contenenti i cosiddetti “gas serra”.
Confartigianato Sardegna sottolinea come siano state accolte le modifiche sollecitate per chiarire e rendere meno onerosi alcuni adempimenti.Recepita anche la richiesta di eliminare l’obbligo di redigere un Piano di qualità per le imprese non previsto dal Regolamento Ue e di sostituirlo con una procedura semplificata.
“Questi adempimenti – ha aggiunto Matzutzi – consentiranno di “tracciare” gli F-Gas e le attività di chi installa impianti che li contengono, contrastando la vendita illegale di F-Gas da parte di operatori non certificati e che svolgono attività irregolari”.
“Siamo molto soddisfatti perché, intervenendo ai tavoli nazionali di confronto, siamo riusciti a ottenere delle semplificazioni importanti rispetto alle versioni precedenti che ci erano state sottoposte – ha spiegato Stefano Mameli, Segretario Regionale di Confartigianato Sardegna – la prima vittoria è la certificazione d’impresa semplificata per le ditte individuali, che abbiamo chiesto e ottenuto. Era una richiesta forte di tutta la base degli artigiani e per questo l’abbiamo portata avanti con tanta convinzione. Ora l’impresa individuale, dove l’imprenditore corrisponde alla persona patentata per la gestione degli F-Gas, può contare su un iter semplificato che prevede il solo invio dei documenti senza la visita ispettiva in azienda. Questo, ovviamente, si traduce in un notevole risparmio di tempo e di denaro per tutti gli imprenditori coinvolti quotidianamente nella gestione degli F-Gas”.
Tuttavia la guerra di Confartigianato per una normativa più snella e semplice non è ancora finita, In ballo restano ancora il decreto sanzioni e la creazione di una banca dati con gli apparecchi soggetti al trattamento degli F-Gas, pompe di calore, frigoriferi, condizionatori d’aria, climatizzatori e lavatrici industriali.
“I risultati ottenuti finora saranno vani se il decreto sanzioni, su cui stanno lavorando i tecnici del Ministero, non sarà altrettanto efficace per far rispettare davvero le regole – ha concluso Mameli – quella degli F-Gas è una normativa molto complessa, che finalmente riesce a chiarire e a identificare i responsabili, servono sistemi di controllo efficaci basati su poche regole ma certe e su un quadro sanzionatorio reale la seconda battaglia che ci aspetta da qui a breve è quella per una banca dati semplice e snella da utilizzare per tutti gli installatori e manutentori”.