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Per usare un termine sportivo, i panificatori artigiani battono la Grande Distribuzione Organizzata. Infatti, secondo quanto stabilito dall’Antitrust, non avranno più l’obbligo di ritirare, a fine giornata, il pane fresco rimasto invenduto sugli scaffali dei supermercati da loro fornitori.
Un braccio di ferro nato dall’ “Obbligo di reso del pane fresco rimasto invenduto” ovvero dall’imposizione verso i panificatori “di portare via a fine giornata l’intera quantità di prodotto rimasta invenduta sugli scaffali, restituendo all’acquirente il prezzo corrisposto per l’acquisto”.
L’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, ha accertato l’illecito di questa pratica contrattuale e ha deciso di comminare sanzioni per 680mila euro ad alcuni giganti della distribuzione.
“Questo è il primo passo di una situazione che vede i “piccoli” combattere contro pratiche vessatorie che stanno diventando sempre più frequenti e pesanti – ha dichiarato Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – e che minano la crescita e la sopravvivenza dei panificatori indipendenti. Una condizione, questa dell’obbligo del reso i cui costi di ritiro e smaltimento erano a totale carico degli artigiani”.
“In ogni caso la questione rimane irrisolta per via dei ricorsi che le grandi strutture stanno portando avanti – ha concluso Matzutzi – aprendo anche una lunga serie di problematiche legate al rispetto e all’applicazione, o meno, dei contratti sottoscritti e futuri”.